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Toscana. Assistenza malati oncologici: i patronati di Cgil-Cisl-Uil regionali a disposizione per sostenere gli aiuto ‘point’ della Regione. Siglato protocollo

Pubblicato il 19 Dic, 2017

Firenze, 19 Dicembre 2017 – Con la sigla del protocollo firmato pochi giorni fa tra i tre sindacati e la Regione Toscana, gli “Aiuto Point” istituiti dalla Regione per l’assistenza ai malati oncologici che in Toscana sono circa 180mila, con 25mila nuovi casi di tumore ogni anno, potranno giovarsi della collaborazione dei patronati di Cgil, Cisl e Uil  regionali. Le patologie oncologiche colpiscono le persone anche durante la vita lavorativa: e la possibilità di conciliare cura, vita e lavoro è fondamentale anche per la buona riuscita delle terapie. Per questo occorre dare assistenza a chi si ammala (in Toscana ogni anno ci sono 25mila nuovi casi di tumore, i pazienti affetti in tutto sono circa 180mila) su questioni inerenti lavoro e previdenza. La Regione ha istituito in tal senso gli “Aiuto Point” in termini di assistenza, orientamento ed unica interfaccia per la prenotazione dei percorsi degli accertamenti previsti: da ora in avanti, questi “Aiuto Point” potranno giovarsi della collaborazione dei patronati di Cgil, Cisl e Uil Toscana, come previsto da un protocollo ad hoc (che segue ad una delibera di giunta) siglato pochi giorni fa tra i tre sindacati e la Regione. 

Cgil, Cisl e Uil (attraverso i rispettivi patronati Inca, Inas e Ital) metteranno a disposizione, durante l’orario di apertura delle proprie sedi, personale dedicato a fornire informazioni ai pazienti oncologi o ai loro familiari su prestazioni assistenziali e previdenziali e sulla tutela giuridica del lavoro per i pazienti oncologici.
“Chi è colpito da una patologia così pesante come il tumore – dicono Cgil, Cisl e Uil – non può essere sottoposto anche allo stress di cercare da solo informazioni per districarsi nelle normative, solo per far valere un proprio sacrosanto diritto e trovare risposte ai propri bisogni. Con questo accordo si mettono in campo le straordinarie competenze e l’attenzione al cittadino che oggi solo i patronati hanno, integrando la rete degli ‘Aiuto point’ per non lasciare soli i lavoratori in un momento particolarmente fragile della loro vita.”

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