Sardegna. Gavino Carta ( Cisl) “Rete dei porti sardi per un’unica Zona economica speciale»

Cagliari, 31 gennaio 2018-  “Una Rete dei porti sardi per un’unica Zona economica speciale” tra le  priorità per la regione per il Segretario generale della Cisl Sardegna, sottolinea Gavino Carta, che in una nota sottolinea la necessità di “rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono al Porto Canale di Cagliari di assumere la dimensione infrastrutturale necessaria per inserirlo nel circuito dei più frequentati hub container del Mediterraneo. Questo ruolo di capofila della rete dei porti sardi necessita – spiega il segretario – che il Porto Canale di Cagliari colmi le sue molte carenze infrastrutturali e Regione e Governo nazionale devono attivarsi in questo senso. Nei prossimi due anni verranno messe in servizio nel mondo circa 70 navi da oltre 20.000 teu che richiederanno porti attrezzati con gru adeguate per poter essere sbarcati.La sua importanza, già rilevante per tutta l’isola oltre che per Cagliari, diventa addirittura strategica, con l’istituzione delle Zone economiche speciali ( Zes) previste dal decreto Sud del Governo in cui anche la Sardegna è compresa. Come è noto la Zes deve comprendere almeno un’area portuale collegata alla rete transeuropea dei trasporti (TEN-T). Solo Cagliari, in Sardegna, ha un’area portuale con le caratteristiche richieste, che potrebbe fare rete con tutti gli altri 5 porti dell’Isola ( Portotorres, Arbatax, Portovesme, Oristano e Olbia) con zona industriale retrostante.

E’  giunto il momento di pensare al transhipment in maniera diversa. Per la Cisl sarda, Cagliari ha l’impellente necessità di essere un porto veloce se vuole battere la concorrenza mediterranea. Le grandi aree a disposizione nel porto cagliaritano dovrebbero essere strutturate e messe in condizioni di essere destinate a nuove tipologie di lavorazione. Un porto reso più interessante con politiche d’incentivazione e defiscalizzazione, riduzione dell’Iva sulle merci lavorate e sconto sulle accise in caso di buncheraggio.

La rete portuale regionale in forza del decreto Zes richiede finanziamenti adeguati e straordinari ai singoli porti per incrementare l’attuale previsione finanziaria che, al momento, stabilisce, complessivamente per tutto il Sud, finanziamenti per 25 milioni nel 2018, 25 milioni nel 2019, 150 milioni nel 2020″ concliude Carta. 

 

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