Puglia. Al via oggi lo stato di agitazione degli oltre 2500 addetti dell’indotto appalti dell’Ilva di Taranto

Pubblicato il 5 Mar, 2018

Taranto, 5 marzo 2018 – Al via oggi 5 marzo lo stato di agitazione dei lavoraotri degli appalti dell’indotto Ilva di Taranto. In una lettera inviata a vertici Ilva, commissari, prefetto ed ai segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, i sindacati del terziario, trasporti, ed atipici, di Taranto, lamentano “l’assenza e il totale disinteressamento, l’apatia al riconoscimento e al diritto di essere rappresentati al tavolo Istituzionale dei lavoratori e delle lavoratrici della ristorazione collettiva, delle pulizie civili e industriali e dei somministrati i dell’indotto ILVA Taranto oltre 2500 addetti, abbandonati a quelle che saranno le future logiche del mercato, dei cambi appalto o assegnazioni di commesse al massimo ribasso che nelle migliori delle ipotesi comporteranno forti riduzioni orarie e reddituali o come si prospetta la fuoriuscita dal mercato del lavoro Ilva.

“Chi oggi ritiene di non ascoltare le nostre voci forse, non è neanche al corrente – proseguono nella lettera congiunta  che: i cantieri oggi sono meno sicuri che prima; le retribuzioni vengono erogate a singhiozzo a mera discrezione delle aziende che rivendicano mancati pagamenti delle commesse; la maggior parte dei diritti dei lavoratori, frutto di decenni di conquiste, vengono rimessi in discussione da aziende con l’avallo “silente” di chi ritiene di decidere le sorti dell’azienda.

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