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Toscana. Edilizia, domani il secondo tavolo tecnico sindacati- istituzioni locali Livorno, Riccio (Filca Cisl): “Occorrono misure per rilanciare le costruzioni”

Pubblicato il 12 Apr, 2018

Livorno, 12 Aprile 2018 – Si terrà domani  a Rosignano il secondo incontro del tavolo tecnico del comparto delle costruzioni con le istituzioni locali del territorio di Livorno la cui economia è stata da anni messa in ginocchio dalla crisi  e dove il settore delle costruzioni sta giocando un ruolo fondamentale. “Gli ultimi anni  – ha ricordato il segretario generale della Filca-Cisl Toscana, Simona Ricciosono- stati contraddistinti da un numero altissimo di lavoratori edili espulsi dal mercato e dalla scomparsa di centinaia di aziende di costruzioni. Mai come in questo momento è necessario mettere in campo misure per risollevare il settore, anche perché il rilancio dell’edilizia non potrà che rimettere in moto l’intera economia della provincia”. I dati della Cassa edile – ha aggiunto Riccio – sono la conferma di una crisi senza precedenti del settore: a gennaio 2018 i lavoratori iscritti erano 1.645, per un totale di 220 mila ore lavorate. A gennaio del 2017 erano 1.753, e nel 2008 ben 3.385, per un totale di ore lavorate che superava quota 478 mila. Nello stesso decennio le aziende sono passate da 788 a 489. Davanti ad una simile tragedia sociale le misure messe in campo sono state poche e inefficaci. L’assenza dei rappresentanti dei Comuni di Livorno e Piombino al primo incontro del tavolo tecnico del comparto delle costruzioni, è un segnale inequivocabile, ed è arrivata dopo che i due Comuni avevano condiviso l’opportunità nell’ambito degli ‘Stati Generali del Lavoro della Provincia di Livorno’ del gennaio scorso. Eppure l’elenco delle opere da realizzare è lungo e ricco: l’ospedale del capoluogo, ad esempio. Un’opera mai cantierizzata, per la quale ad oggi non è stato deciso né per la ristrutturazione del vecchio né per la costruzione di uno nuovo, una vera beffa per decine di migliaia di cittadini. Poi ci sarebbero i lavori per l’autostrada Tirrenica Livorno-Civitavecchia, una tratta autostradale da 200 chilometri per la quale sarebbe necessario intervenire, soprattutto per problemi di sicurezza. Dopo decenni di progetti e di polemiche, però, tutto tace e il completamento dell’opera sembra lontanissimo. Infine il porto: il maxi progetto di ampliamento a mare, da 860 milioni di euro, dopo quasi due anni ha cambiato ‘forma’ tornando quindi alla casella di partenza. Anche in questo caso – è l’accusa di Riccio – i lavoratori coinvolti sono vittima del cosiddetto dumping contrattuale, fenomeno per cui le aziende applicano contratti diversi da quello edile per risparmiare sulla manodopera. Una ‘furbata’ che provoca perdita di salario e mancanza di sicurezza per i lavoratori, e alterazione delle regole del mercato, con svantaggi per le imprese serie e oneste. E poi c’è tutta l’ordinaria amministrazione, come la manutenzione delle strade e degli edifici pubblici e la messa in sicurezza del territorio. I ritardi con cui le istituzioni intervengono sono quindi inaccettabili non solo per i lavoratori edili e per l’economia livornese, ma per tutti i cittadini del territorio, che hanno diritto a servizi moderni ed efficienti”, ha concluso il segretario generale della Filca Toscana.

www.cisltoscana.it

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