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Puglia. Castellucci (Cisl): “Giovani al centro del futuro di Brindisi e del territorio da realizzare “

Pubblicato il 13 Apr, 2018

Brindisi, 13 aprile 2018. La questione delle elezioni Amministrative 2018, che il 10 giugno p.v. vedranno anche i cittadini di Brindisi e di alcuni Comuni del territorio tornare al voto, merita da parte dei Candidati di tutte le forze politiche enunciazioni di proposte credibili, in grado cioè di essere realizzate; e di progetti concreti, fattibili, predisposti ad orientare strutturalmente il futuro sociale, economico, produttivo, occupazionale, culturale della Città capoluogo e gli ineludibili riflessi sul territorio. La Cisl unitariamente alle proprie categorie e alle altre confederazioni brindisine ha, nel tempo, elaborato proposte in tal senso, sotto il titolo di Vertenza Brindisi – a sostegno della quale sono state raccolta tantissime firme di concittadini – forti anche della consapevolezza che la grande trasformazione del lavoro, tra robotizzazione e digitalizzazione, chiederà soprattutto alle realtà del Mezzogiorno di guardare con attenzione alle nuove forme che il lavoro sta assumendo per l’innesto di nuove tecnologie, che richiedono competenze nuove, in particolar modo in termini formativi e di conoscenze. Ecco la nuova frontiera con cui quegli stessi giovani che finora sono stati fortemente penalizzati da un mercato del lavoro che negli ultimi anni li ha tenuti di frequente ai margini, devono misurarsi; ed essi saranno vincenti se al pari di loro saprà misurarsi su questi temi la politica in generale, le Amministrazioni cittadine in particolare. Ciò sarà possibile con il dialogo sociale, programmando vere sinergie, sollecitando la corresponsabilità di tutti gli attori sociali ed istituzionali, dando corpo ad una ripartenza della partecipazione democratica capace di attribuire nuova credibilità alla politica brindisina. E non sarà ininfluente sentire o non sentir parlare dai Candidati sull’opportunità di un Tavolo Interistituzionale per Brindisi, a nostro avviso strumento del Governo con le Istituzioni decentrate, per riportare a sistema finanziamenti già stanziati e da assegnare o a rischio di non essere spesi. Potrà essere, questo – come avvenuto altrove – un canale di risorse persino aggiuntive per prefigurare la salvaguardia ed la resa sostenibilità dei sistemi industriali chimico, aeronautico, farmaceutico, energetico, ecc. – diretto, appalto, indotto – considerati strategici per il Paese, di assoluta eccellenza ma capaci di generare anche prospettive di sviluppo aggiuntivo nei settori cui quest’area è vocata: portualità, logistica, turismo, commercio, agricoltura, artigianato, industria del mare, tradizioni, Università, ecc. L’impegno del territorio sarà quello di coniugare, contestualmente e necessariamente, occupazione con ambiente, salute e sicurezza. Necessita, allora, rilanciare e valorizzare sempre più la Cittadella della Ricerca, bene comune di un’area vasta  non solo provinciale, che deve giocare per il prossimo futuro, un ruolo sempre più strategico. Non vogliamo più che si venga penalizzati o sfavoriti, così come accaduto per l’esito negativo della sua candidatura ad ospitare la Divertor Tokamak Test facility (DTT), il Centro di eccellenza internazionale per la ricerca sulla fusione nucleare. Politica, istituzioni locali e regionali, corpi intermedi della società: siamo tutti chiamati a fare sistema, a valorizzare le strutture di eccellenza e quindi a recuperare il prestigio storicamente riconosciuto a Brindisi in modo da ricreare, sempre più, opportunità di crescita e di progresso. Altrettanto, non irrilevante sarà valutare da parte dei Candidati proposte per il rilancio del territorio, facendo sistema e creando rete anche con i territori vicini, a partire dalle prospettive di sviluppo correlate sia alla Zona Economica Speciale (Zes) che al sistema infrastrutturale, a quello portuale, ricettivo e alla Rete aeroportuale pugliese. Peraltro, non meno importante per Brindisi e provincia, è la riorganizzazione delle politiche sociali e socio-sanitarie, il superamento della carenza di rete dei servizi e la rivisitazione del piano di riordino ospedaliero regionale, fortemente penalizzante per questo territorio. Tali questioni meritano centralità nell’Agenda della politica locale, territoriale e regionale in particola modo,  riconoscendo ad esse pari dignità con le proposte di crescita economica e sociale. Ineludibile sarà garantire il diritto di ogni persona, in particolare di tanti anziane e delle fasce più deboli socialmente, a vivere con dignità, in modo autonomo e libero di ricevere un’assistenza di qualità, nel proprio ambiente di vita e di relazioni sociali e affettive. Il processo in corso con il progetto Industria 4.0, in particolare nel Mezzogiorno, induce tutti a dover credere ed investire, anche attraverso il mondo accademico e la scuola, nei nuovi mestieri e, dunque, a riorientare i giovani studenti verso corsi di laurea con chiari sbocchi occupazionali, nonché a programmare l’istruzione e la formazione continua con la consapevolezza che la carenza di competenze costituisce in forma determinante a frenare l’occupazione di qualità e a non evitare l’esodo per studio e lavoro, in particolar modo dei giovani. Per ottenere tutto questo, non sarà irrilevante il buon funzionamento della macchina amministrativa, per cui alle Autonomie locali è anche ascritta la missione di renderla funzionale compiutamente con la consapevolezza che molto dello sviluppo e del progresso civile, sociale ed economico passano da pubbliche amministrazioni efficienti e non subordinate a farraginosità burocratiche. Abbiamo di recente condiviso l’appello del questore Dott. Maurizio Masciopinto, lanciato in occasione della Festa della Polizia a Brindisi, riferito al recupero di “valori come lealtà, giustizia, onore e disciplina”, convinti anche noi, come Cisl, che per una società solidaristica, civile e rispettosa delle regole, è necessario promuovere in maniera costante e instancabile una legalità sempre più diffusa a tutti i livelli, partendo dalle scuole, così come sta avvenendo, da parte delle stesse forze dell’ordine. Altro segnale importante, delle ultime settimane, che merita attenzione ed ascolto, in quanto espressione di legame e attaccamento al territorio, quello di alcuni giovani brindisini che hanno deciso di confrontarsi su come imprimere un cambiamento e metterci la faccia, immaginando e desiderando un futuro anche politico, economico e sociale realmente diverso per la Città rispetto anche al recente passato. La Cisl, a tutti i livelli dell’organizzazione, è da sempre al fianco dei giovani e ne riconosce il coraggio. E’ anche su questo patrimonio che va costruito passo dopo passo il futuro di Brindisi e del suo territorio, cogliendo, implementando e portando a sistema l’impegno di tutti.                                                                                            

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