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Toscana. Mediamarket: oggi un’assemblea indetta da Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil con i dipendenti per definire le azioni future

Firenze, 13 aprile 2018. “Le risposte dell’azienda  sono state, a nostro parere, vaghe e insufficienti per condividere un piano di gestione su una possibile fase di riorganizzazione a garanzia della piena occupazione”. E’ il commento dei rappresentati grossetani delle organizzazioni sindacali che untamente ai rappresentanti di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil nazioanli hanno partecipato all incontro di ieri, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con l’azienda Mediamarket.  
 
Durante l’incontro le delegazioni sindacali hanno chiesto i dati a supporto delle chiusure dei punti vendita di Grosseto e Milano stazione, quelli sui bilanci nazionali, e relativi alla verifica del contratto di solidarietà ancora in essere su diciassette punti vendita dislocati su tutto il territorio nazionale. “Le risposte dell’azienda – commentano i rappresentati grossetani delle organizzazioni sindacali – sono state, a nostro parere, vaghe e insufficienti per condividere un piano di gestione su una possibile fase di riorganizzazione a garanzia della piena occupazione”.
 
A proposito della chiusura del punto vendita di Grosseto le organizzazioni sindacali hanno richiesto la possibilità di sospendere i trasferimenti per consentire di avviare un confronto con la dirigenza di Unieuro che subentrerà nei locali del centro commerciale “Aurelia Antica” al fine di salvaguardare l’occupazione.
 
“L’azienda – aggiungono gli operatori sindacali – negando l’apertura di una procedura di mobilità e la sospensione dei trasferimenti coatti priva, di fatto, i lavoratori di una contrattazione collettiva finalizzata alla salvaguardia dei loro diritti e della loro occupazione”. “Già da lunedì – continuano – Mediamarket ha intimato ai lavoratori di presentarsi presso il nuovo punto vendita m che è stato assegnato senza tenere conto delle loro richieste o preferenze”.
 
Le federazioni provinciali di Grosseto sottolineano che “…il comportamento dell’azienda è inaccettabile, perché, ancora una volta, ha dimostrato di non volersi prendere la responsabilità etica e sociale delle proprie azioni, trasferendo nel giro di pochi giorni i propri dipendenti a centinaia di chilometri di distanza del punto vendita dove lavoravano, senza tener conto dell’impatto che questo provoca nella sfera personale e familiare delle persone”.
 
Intanto, i sindacati unitari hanno convocato per oggi, venerdì 13 aprile, un’assemblea per tutto il personale dipendente per condivider quanto emerso dall’incontro al ministero e condividere insieme azioni e strategie future. 
 
 

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