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Basilicata. Cisl: “E’ mancato Alessio Ambruso”

Pubblicato il 16 Apr, 2018

Matera, 16 aprile 2018. Si è spento ieri a Matera, all’età di 91 anni, Alessio Ambruso, sindacalista e storico dirigente della Cisl lucana. I funerali saranno celebrati domani alle 15 nella chiesa madre di Ferrandina. È stato segretario generale dal 1978 al 1985 e nella sua lunga militanza cislina ha vissuto da protagonista i momenti più importanti del movimento sindacale lucano. È stato anche componente del centro studi “La città dell’uomo” e ha collaborato con diverse testate giornalistiche (Conquiste del lavoro, La voce lucana e Sindacalismo democratico). Ha scritto numerosi saggi a carattere storico e socio-economico in cui alla passione del sindacalista e del meridionalista ha saputo unire il rigore scientifico dello storico che guarda ai fatti con occhio oggettivo e mai ideologico.  Ha pubblicato “Ferrandina nel Risorgimento lucano” (1961); “Quarant’anni di Cisl. Le idee, gli uomini, le lotte in provincia di Matera” (1993); “Ferrandina, tra latifondo, riforma agraria e sviluppo possibile” (2003). Nel 2006 ha dato alle stampe, in collaborazione con la Cisl, il saggio “Le occasioni perdute. Viaggio nell’industrializzazione dell’asse basentano e della Basilicata”, libro che ha suscitato un ampio dibattito sul sogno infranto dell’industrializzazione lucana. Tra le sue ultime pubblicazioni, una biografia dedicata al prefetto Stefano Pirretti (2009) e una raccolta di riflessioni intitolata “Basilicata, tra fascino e decadenza” (2010).  “Alessio non era solo un sindacalista ma la memoria storica del sindacalismo lucano”, ricorda il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella. “Per noi è stato un punto di riferimento per la passione che ha sempre animato il suo attivismo sociale e per la capacità di leggere in profondità lo scenario economico e sociale. La sua monumentale opera di sindacalista e di intellettuale è lì a testimoniare la vita di un uomo appassionato della sua terra e della sua gente, una passione che non va dispersa”. Anche il segretario generale del Sicet Cisl nazionale, Nino Falotico, esprime cordoglio per la scomparsa del sindacalista e scrittore Alessio Ambruso, “Di lui ho il ricordo vivido di una persona dotata di un’onestà intellettuale e una brillantezza non comune, che provava gratificazione se riusciva a mettersi a disposizione del prossimo. Con lui scompare la figura di un sindacalista che ha saputo unire sensibilità sociale, spirito di servizio e capacità di analisi, doti che ha confermato nella sua successiva e prolifica attività culturale. Nei suoi numerosi saggi, uno su tutti “Le occasioni perdute”, che come Cisl abbiamo avuto l’onore di pubblicare, si saldano la passione e l’orgoglio del meridionalista e il rigore filologico dello storico. Un percorso intellettuale che ha scandagliato, con un certosino lavoro di ricerca e analisi sociale, oltre mezzo secolo di storia lucana, sorretto da quella irrefrenabile capacità di indignazione che è alla base di ogni impegno sociale. Alessio Ambruso era un sincero riformista quando dichiararsi riformisti implicava pagare dazio alla cultura egemone del tempo. La sua vita, la sua testimonianza, il suo impegno appassionato per la sua terra e la sua gente sono l’inestimabile eredità che ci lascia questo grande uomo del Sud”.l segretario generale del Sicet Cisl nazionale, Nino Falotico, esprime cordoglio per la scomparsa del sindacalista e scrittore Alessio Ambruso, già segretario generale della Cisl lucana dal 1978 al 1985. “Di lui ho il ricordo vivido di una persona dotata di un’onestà intellettuale e una brillantezza non comune, che provava gratificazione se riusciva a mettersi a disposizione del prossimo. Con lui scompare la figura di un sindacalista che ha saputo unire sensibilità sociale, spirito di servizio e capacità di analisi, doti che ha confermato nella sua successiva e prolifica attività culturale. Nei suoi numerosi saggi, uno su tutti “Le occasioni perdute”, che come Cisl abbiamo avuto l’onore di pubblicare, si saldano la passione e l’orgoglio del meridionalista e il rigore filologico dello storico. Un percorso intellettuale che ha scandagliato, con un certosino lavoro di ricerca e analisi sociale, oltre mezzo secolo di storia lucana, sorretto da quella irrefrenabile capacità di indignazione che è alla base di ogni impegno sociale. Alessio Ambruso era un sincero riformista quando dichiararsi riformisti implicava pagare dazio alla cultura egemone del tempo. La sua vita, la sua testimonianza, il suo impegno appassionato per la sua terra e la sua gente sono l’inestimabile eredità che ci lascia questo grande uomo del Sud”.

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