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Campania. Sindacati: “Protocollo di intesa con Unione Industriali”

Pubblicato il 19 Apr, 2018

Napoli, 19 aprile 2018. Il protocollo d’intesa sottoscritto ieri in tarda serata dai segretari generali Cgil Cisl Uil di Napoli Walter Schiavella,Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati con il presidente dell’Unione Industriali di Napoli è un risultato importante per la crescita dell’area metropolitana. “In questa particolare fase economica e sociale della vita cittadina – precisano  Schiavella, Tipaldi e Sgambati – le parti sociali rivendicano nei confronti delle istituzioni la necessità di definire luoghi e strumenti certi di partecipazione e confronto senza nessuna nostalgia neoconcertativa, ma mettendo in campo proposte e, per quel che le riguarda, strumenti contrattuali”.”Il protocollo riguardante l’intera Area Metropolitana di Napoli, che si inserisce in termini attuativi nella cornice descrittadall’accordo interconfederale nazionale dello scorso 9 marzo e dell’accordo quadro regionale sottoscritto contestualmente ieri, è- aggiungono Schiavella, Tipaldi e Sgambati – particolarmente significativo poiché è un risultato concreto dell’azione rivendicativa conseguente alla Piattaforma unitaria per lo sviluppo dell’area metropolitana che Cgil Cisl Uil di Napoli hanno approvato lo scorso 26 gennaio”.”In coerenza a tale piattaforma – aggiungono Schiavella, Tipaldie Sgambati  – il protocollo propone infatti una visione condivisa dei principali assi di sviluppo dell’area metropolitana, ma soprattutto, la necessità di un progetto unificante e strategicocapace di ottimizzare le opportunità di sviluppo, occupazione ecoesione sociale; dal protocollo arriva quindi rafforzata e arricchita di contenuti la sollecitazione forte alle istituzioni, in primis alla Città Metropolitana, affinché recuperi gliinaccettabili ritardi nella elaborazione del piano strategico territoriale anche attraverso una condivisione ed un confronto verocon le parti sociali”. “Particolarmente rilevante è infine – secondo Schiavella,Tipaldi e Sgambati – la definizione di un quadro di relazioni industriali capace di ottimizzare quantitativamente e soprattuttoqualitativamente l’impatto potenziale della realizzazione delle ZES. In proposito, in coerenza agli accordi interconfederali nazionali vigenti, si fissano principi importanti che se da un lato consentono di utilizzare al meglio tutti gli strumenti previsti daicontratti collettivi nazionali per migliorare la produttività degli investimenti, dall’altra individuano tale possibilità esclusivamente per gli investimenti che generano occupazione aggiuntiva e nel pieno rispetto dei CCNL sottoscritti dalle organizzazioni sindacali firmatarie dell’intesa e delle titolarità negoziali che essi definiscono. In sintesi uno scambio virtuoso afavore del lavoro di qualità, regolare e sicuro l’unico capace difare della realizzazione delle ZES una effettiva occasione dicrescita”.”La sfida ora – concludono Schiavella, Tipaldi e Sgambati  – è di accelerare la costituzione delle ZES e di definire conl’autorita di gestione un ulteriore protocollo capace di garantire gli strumenti di controllo della regolarità e sicurezza sul lavoro anche attraverso una efficace contrattazione di sito”.

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