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Sardegna. Sindacati: “10 maggio Assemblea straordinaria forestali”

Pubblicato il 20 Apr, 2018

Cagliari, 19 aprile 2018. Assemblea straordinaria dei lavoratori forestali il prossimo 10 maggio davanti al Consiglio Regionale. Dopo le proteste affidate ai documenti, la vertenza del personale dell’Agenzia Forestas, che si oppone al passaggio dal contratto collettivo nazionale di lavoro dei forestali a quello dei dipendenti regionali, arriva in piazza. Il cambio contrattuale è ipotizzato in una proposta di legge all’esame della 1^ Commissione del Consiglio regionale. Per i segretari generali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil – Anna Rita Poddesu, Bruno Olivieri e Gaia Garau – se la proposta si trasformasse in legge si arriverebbe a “un peggioramento delle condizioni lavorative dei dipendenti di Forestas. Infatti, applicare il CCRL a tutti i lavoratori forestali, farebbe risparmiare alle casse della Regione 2.791.197 milioni di Euro sottraendoli – scrivono i sindacalisti – dalle buste paga dei lavoratori forestali”. I sindacati confederali, in una lettera inviata al Presidente del Consiglio regionale, al Presidente della 1^ Commissione e ai capi gruppo del Consiglio regionale, annunciano che “ non staranno alla finestra” aspettando gli eventi. “Se si vuol fare un buon servizio ai Sardi e ai territori in cui l’Agenzia svolge la propria attività, si mettano a disposizione – dichiarano i sindacalisti – risorse economiche sufficienti a fare un buon CIRL ( Contratto integrativo regionale lavoro); si adotti un provvedimento straordinario per la stabilizzazione di tutti i lavoratori a tempo determinato; si riconosca, in ottemperanza alla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il blocco della contrattazione, a tutti i dipendenti, da luglio 2015 le tabelle salariali del CCNL 2010/2012; si mettano a disposizione risorse sufficienti a garantire la piena operatività dei cantieri oggi paralizzati per mancanza di materiale e attrezzatura”. Inoltre i sindacati chiedono l’adozione di un provvedimento di legge che consenta l’uscita dal lavoro, fino al conseguimento del diritto alla pensione e con un adeguato sostegno al reddito, a tutti quei lavoratori a cui mancano alcuni anni per andare in pensione. Flai, Fai e Uila sollecitano la determinazione della dotazione organica necessaria alla realizzazione del piano triennale di attività. Infine chiedono che si facciano le selezioni per l’effettivo bisogno operativo, e non solo per supplire a qualche deficienza organizzativa.

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