Sardegna. Riunito oggi il Direttivo First del Banco di Sardegna: al centro l’imminente uscita del piano industriale. “Subito nuove assunzioni”

15 Magggio 2018 – Si è riunito oggi a Sassari il Direttivo della Sas di Complesso First del Banco di Sardegna in vista dell’imminente uscita del piano industriale del Gruppo. Numerosi i punti all’ordine del giorno del Direttivo che insieme alla relazione della segreteria sono stati al centro di un ampio dibattito e delle votazioni che sono seguite.

Tra i vari punti la necessità che il Banco di Sardegna rimanga “un punto fermo nell’economia dell’isola, con tutti i suoi valori, l’elevata professionalita’ e lo spirito di appartenenza del personale”; la necessità di “un piano di sviluppo attento al territorio, alla clientela ed ai dipendenti perché il Banco di Sardegna possa così continuare a competere in una economia globalizzata e con una concorrenza sempre piu’ agguerrita;  “l’auspicio che cio’ rappresenti il cuore del prossimo piano industriale che, per la First Cisl “deve discostarsi, e molto, nell’impostazione e nei contenuti dal precedente”.

“Inaccettabile” inoltre per la First, “un nuovo piano industriale che non tenga conto delle specificità dei territori, anche penisolani, in cui la nostra azienda opera, e che non abbia, come obiettivo primario, il sostegno alle famiglie ed alle imprese insieme allo sviluppo sociale ed economico delle realta’ locali”.  Nel ricordare poi come  il Banco di Sardegna abbia pagato un prezzo molto alto nel corso del piano industriale 2015-2017, sia in termini di chiusura di sportelli (94 filiali chiuse dal banco su 130 effettuate nel gruppo), sia di fuoriuscite di personale (300 tra volontarie e fisiologiche); per contro su 414 assunzioni registrate nel gruppo, solamente 11 sono state quelle di pertinenza del banco” la First chiede pertanto “a gran voce nuove assunzioni, un ricambio generazionale della forza lavoro. Non si puo’ essere competitivi se il 55% del personale ha un’eta’ compresa fra i 55 ed i 67 anni. occorre avviare un turn over imponente, con l’ingresso di molti giovani, vera chiave di volta per vincere le grandi sfide del mercato che ci attendono. esistono incentivi nazionali, della regione e di settore per le aziende che assumono”.

La First chiede inoltre “che tutti abbiano l’opportunita’ di partecipare alle selezioni per le prossime assunzioni, compresi i figli dei dipendenti. diventa opportuno prevedere che una certa quota di future assunzioni avvenga anche con questa modalita’, ovviamente comportando l’uscita obbligatoria del collega se il figlio risultasse idoneo al servizio”.

Ed ancora: “la First Cisl ritiene importante che queste riflessioni siano contenute all’interno del prossimo piano industriale. sarà per noi impossibile accettare favorevolmente che si parli solo la lingua della riduzione dei costi, delle chiusure degli sportelli, degli esuberi del personale. noi vogliamo lo sviluppo della nostra azienda in una maniera non subalterna alle altre realta’ che compongono il nostro gruppo, ivi compresa la capogruppo. Con le tecnologie sempre piu’ avanzate anche le lavorazioni possono essere delocalizzate, cosi’ da creare opportunita’ ed occupazioni anche nelle zone disagiate, bisogna tenere in considerazione anche le periferie, non solo il centro. “Vigileremo e porteremo avanti ogni azione sindacale – conclude il Direttivo First  – coinvolgendo anche le istituzioni regionali e locali per far sì che il Banco di Sardegna rimanga e si rafforzi al centro della economia bancaria dell’isola”.

www.cislsardegna.it

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