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Marche. Busta paga pesante, sindacati: “Basta discriminazioni e vessazioni serve un’assunzione di responsabilità”

Pubblicato il 18 Mag, 2018

18 Maggio 2018 – La busta paga pesante continua a creare tensioni e rischi di disparità. Centinaia le telefonate che stanno ricevendo ‘giorno dopo giorno’ Cgil, Cisl e Uil Marche da lavoratori e pensionati di tutta la regione Marche che chiedono delucidazioni o denunciano iniquità nelle modalità di restituzione di un beneficio che sta per trasformarsi in un grave disagio per chi ha già dovuto subire il dramma del terremoto. “Chiediamo a Governo e al Parlamento un’assunzione di responsabilità con la rapida emanazione di un decreto, come da noi fortemente e più volte richiesto, che risolva definitivamente la questione e che non generi ulteriori problemi” sottolineano Cgil, Cisl, Uil Marche in una nota congiunta che così prosegue: 

“Ad oggi solo i lavoratori di alcuni comparti, come la scuola o i Vigili del Fuoco, hanno potuto aderire alla restituzione in 24 mesi con decorrenza 31 maggio. E qui la prima discriminazione con tutti gli altri lavoratori e pensionati che ad oggi non sanno ancora se e come poter aderire alla rateizzazione prevista dalla legge, dato che l’Agenzia delle Entrate non ha ancora definito le modalità di restituzione. Una situazione che sta generando ulteriori ansie e preoccupazioni a persone già pesantemente provate.

Il Decreto Legge annunciato i giorni scorsi dal commissario straordinario De Micheli, che dovrebbe spostare la decorrenza della restituzione al 31 dicembre 2018 e aumentare a 60 le rate, deve essere adottato nell’immediato, poiché il tempo, in questa vicenda, non è una variabile indipendente. È fondamentale prevedere la possibilità per tutti i lavoratori e i pensionati di aderire alla restituzione in 60 mesi . Il rischio è che chi ha già aderito alla rateizzazione in 24 mesi non possa accedere ad un possibile trattamento di miglior favore. Sarebbe una beffa inaccettabile”.

www.cislmarche.it

 

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