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Salute e Sicurezza. Accertamento dell’assunzione di alcool e di sostanze stupefacenti

Da tempo la questione relativa ai controlli sul posto di lavoro, in merito all’assunzione di alcol e di sostanze stupefacenti, è motivo di non facile gestione, anche a fronte di un’ampia e disallineata regolazione che, oltre a differenziare i due tipi di controlli, pur non essendoci i motivi, ha visto negli anni un protagonismo regionale sul livello normativo che non ha aiutato.

Bocciata, di recente, la proposta di nuovo testo regolativo presentata da parte del Ministero della Salute in sede di Commissione consultiva permanente, ritenendo urgente provvedere a ricondurre l’intera materia ad una procedura efficace e certa, si è lavorato congiuntamente ad un testo alternativo; in particolare, non riscontrando la possibilità concreta di poter intervenire con modifiche al testo proposto, considerando l’impianto generale non condivisibile.

Giungendo a siglare un’intesa tra Confindustria e Cgil, Cisl, Uil (All.1), si è lavorato al fine di poter offrire un contributo fattivo alla risoluzione del problema dei controlli in ambiente di lavoro, in merito all’assunzione di alcol e di sostanze stupefacenti, fenomeno in significativa crescita e dalle conseguenze di rischio sempre più drammatiche per i singoli lavoratori e per l’intera collettività lavorativa.

Posti alcuni punti fermi su cui si è ancorata la proposta condivisa :
– i controlli devono esclusivamente riguardare l’assunzione di alcol e/o stupefacenti in ambito lavorativo e non gli stili di vita;
– le attività per le quali si prevedono i controlli devono essere le stesse per entrambe le potenziali sostanze assunte (alcol e/o stupefacenti);
– i controlli devono essere gestibili e gestiti dal medico competente aziendale;
– non sono ammessi tassi minimi differenti da 0%, per quanto riguarda l’alcol e condizione di positività per gli stupefacenti:
– si devono prevedere delle sanzioni economiche di natura disciplinare nei riguardi dei lavoratori per i quali si attesta che abbiano assunto alcol e/o stupefacenti in ambito lavorativo;
– i lavoratori hanno diritto ad una specifica informativa;

si è proceduto a stendere un documento che fosse completo, indicando anche l’elenco delle attività lavorative che comportano un elevato rischio per la sicurezza, l’incolumità e la salute per i lavoratori e per i terzi.

Il testo definitivo è stato inviato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali che si era impegnato, nei riguardi del Ministero della salute e delle Regioni, a congelare la procedura di avanzamento della proposta ministeriale, in attesa del documento annunciato dalle Parti sociali.

 

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