Jobs Act. Approvato in via definitiva il Decreto correttivo. Il commento della Cisl

Pubblicato il 12 Ott, 2016

Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il 23 settembre 2016 il il Decreto Legislativo recante disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi 15 giugno 2015, n. 81, e 14 settembre 2015, nn. 148, 149, 150 e 151, attuativi della legge 10 dicembre 2014, n. 183. Alcune delle modifiche apportate sono scaturite dal tavolo di confronto tra Cgil, Cisl, Uil e il Ministro del lavoro Poletti.

Soddisfazione della Cisl per alcuni dei risultati ottenuti, come le modifiche relative ai voucher, la proroga di 12 mesi di Cigs nelle aree di crisi complesse, l’ampliamento dei margini di flessibilità a favore delle Regioni nell’utilizzo delle risorse già assegnate per gli ammortizzatori sociali in deroga e le risorse destinate al funzionamento dei Centri per l’Impiego.
Il decreto precisa ed attua le disposizioni già previste ed è frutto in molti casi di proposte avanzate dalla Cisl nella sede dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.

Al contempo la Cisl avanza delle critiche su altre questioni su cui attende la la ripresa del tavolo di confronto per capire come si chiuderà tale vicenda. Tra queste in particolare il non inserimento di una delle misure concordate al tavolo: l’assegno “sociale” di 500 euro a favore di lavoratori con mobilità/Naspi in scadenza nelle aree di crisi complesse. Motivo del non inserimento “che le risorse che essa avrebbe richiesto saranno utilizzate per finanziare l’allargamento a nuove aree di crisi (come da noi effettivamente chiesto) della proroga della Cigs. 

Per quanto riguarda le politiche attive del lavoro, nel decreto correttivo sono contenuti alcuni ritocchi di cui si attende la concretizzazione, a partire dalla definizione delle modalità di individuazione dei fruitor, le stesse modalità di utilizzo rispetto alla sperimentazione prevista sull’assegno di ricollocazione, e il completamento del Sistema informativo unitario, in modo che il sistema possa finalmente decollare. Su tutti questi temi e sulle questioni sospese la Cisl chiede il proseguimento del confronto.

Un breve commento della Cisl sulle principali norme contenute nel Decreto Legislativo

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