Entrato in vigore il decreto che riporta disposizioni integrative e correttive al “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”

Il 26 giugno 2017 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 147/2017 il decreto legislativo n. 100 del 16 giugno 2017 che riporta le disposizioni integrative e correttive al “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica” (D.Lgs. n. 175/2016). Le nuove disposizioni entrate in vigore nella giornata sono volte a razionalizzare il numero delle società a partecipazione pubblica di Stato ed Enti locali, pur con limitazioni che sono state introdotte, in corso d’opera,  a seguito della sentenza ormai nota della Corte Costituzionale n. 251/2016.
 Segnaliamo, tra le principali novità:
  • è possibile l’ammissione di partecipazioni in società aventi per oggetto sociale la produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • la possibilità per le università di costituire società per la gestione di aziende agricole con funzioni didattiche;
  • è previsto un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali volto a disciplinare le modalità di trasmissione dell’elenco del personale eccedente;
  • le amministrazioni potranno acquisire o mantenere partecipazioni in società che producono servizi di interesse economico generale anche al di fuori dell’ambito territoriale di riferimento, purch-é abbiano in corso o ottengano l’affidamento del servizio tramite procedure a evidenza pubblica;
  • ai fini dell’attività di razionalizzazione, relativamente al criterio del fatturato medio non superiore
  • al milione di euro, il primo triennio da prendere in considerazione sarà il triennio 2017-2019 mentre, in sede di prima applicazione, andranno considerate rilevanti, in via transitoria, le partecipazioni in società che, nel triennio antecedente all’adozione delle misure, abbiano conseguito un fatturato medio non superiore a cinquecentomila euro.
Per quanto attiene ai termini:
  • è prorogato al 30 settembre 2017 il termine per la ricognizione, in funzione della revisione straordinaria, di tutte le partecipazioni possedute e quello entro il quale le società a controllo pubblico devono effettuare la ricognizione del personale in servizio, per individuare eventuali eccedenze;
  • al 31 luglio 2017 è fissata la scadenza entro la quale le società a controllo pubblico dovranno adeguarsi alle disposizioni sulla governance societaria.
Sin dalle prime battute del processo di riforma abbiamo come CISL fortemente sostenuto l’intento del legislatore di razionalizzare il sistema delle partecipate nel Paese. L’impianto normativo che integra e modifica il “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica” supera, con ogni evidenza, l’intento stesso posto a base della riforma e ci consegna delle regole fortemente alleggerite anche sulle modalità operative delle società che in base alle proprie esigenze potranno variare il numero dei consiglieri di amministrazione.  
Occorre mantenere alto il livello di attenzione sul tema del lavoro in quanto non sono condivisibili le disposizioni vigenti in assenza di strumenti chiari e certi legati alla questione occupazionale e dei possibili esuberi.  
Il processo di riforma delle società partecipate non è fatto solo di società da ridurre. Se non si individuano strumenti per garantire occupazione e reddito per le lavoratrici e i lavoratori coinvolti, si rischia di determinare una grave questione sociale.  
Come sindacato confederale chiederemo un incontro al Governo per partecipare in modo attivo alla fase di monitoraggio legata alla gestione del personale eccedente.
Alleghiamo alla presente il testo del decreto legislativo in esame unitamente al “testo unico in materia di società a partecipazione pubblica” in quanto, al momento, non è ancora disponibile un testo coordinato.

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