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Assisi. Furlan: “Riconoscere lo Stato di Palestina per costruire la pace tra i popoli”

Pubblicato il 29 Nov, 2020

Lo ha detto la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, che insieme a tante altre associazioni laiche e cattoliche partecipano oggi in video conferenza alla manifestazione ad Assisi per il riconoscimento dello Stato di Palestina. “La ragione che ci vede qui oggi assieme a tante associazioni idealmente ad Assisi, città della pace, in un tempo così difficile di pandemia, come quello che stiamo attraversando, è quella di ribadire un impegno di pace”, ha aggiunto la leader Cisl. “Più volte abbiamo chiesto ai governi italiani di affiancarsi ai 138 Stati, oltre al Vaticano, che hanno deciso di riconoscere insieme allo Stato di Israele il diritto anche per il popolo palestinese ad avere uno Stato con tutte le garanzie democratiche per l’applicazione, la realizzazione, finalmente, di quella strategia, due Stati per due popoli, che possa aiutare a generare la pace, benessere, sviluppo economico in una regione del mondo così provata da sofferenze, guerra, da azioni di terrore e diritti umani calpestati”, ha aggiunto la leader Cisl.

“Il nostro impegno su questo tema, come organizzazioni che rappresentano i lavoratori, le lavoratrici, i loro diritti, non può prescindere dal sostegno forte che noi vogliamo offrire ai sindacati israeliano e palestinese oggi presenti con la loro testimonianza a questa importante conferenza. L’esempio della loro collaborazione in una terra segnata da incomprensioni, dalla mancanza di dialogo, dalla violazione dei diritti, è uno straordinario esempio di pace. La cooperazione dei due sindacati, entrambi affiliati alla nostra grande comunità e confederazione internazionale, dimostra come il lavoro degli uomini e delle donne sia il più vero elemento di unità e riconoscimento reciproco, l’esperienza concreta della solidarietà umana capace di andare oltre ogni confine, oltre ogni divisione. I sindacati di Israele e di Palestina sono due straordinari attori di pace in uno scenario di guerra”.

La Furlan ha aggiunto inoltre che “nei giorni scorsi, durante il Consiglio Generale della Confederazione Internazionale dei sindacati, abbiamo sentito ed applaudito alle tante iniziative che il sindacato israeliano sta portando avanti per coinvolgere soprattutto i tanti lavoratori palestinesi che operano in Israele. Iniziative di tutela legale, per i lavoratori frontalieri, progetti di formazione professionale sindacale, sono queste attività che mettono al centro il lavoro, il grande salto di qualità che l’impegno per la pace registra in quella regione. Saremo al loro fianco per quanto possiamo come sindacati italiani in questo cammino difficile, con la consapevolezza che soltanto costruendo risposte alle esigenze basilari del lavoro, alle tutele necessarie per i lavoratori e le lavoratrici si determineranno le condizioni indispensabili perché si affermino le ragioni della convivenza, piuttosto che le ragioni delle divisioni”.

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