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Covid. Furlan:”Dobbiamo avere delle regole precise e rispettarle ma queste regole non possono cambiare continuamente”

Pubblicato il 17 Dic, 2020

 

http://youtu.be/D7b1Um7e-3c  Per Furlan “c’e’ un tema che non si puo’ dimenticare: siamo il paese europeo che continua ad avere centinaia di morti per Covid. Non aver attrezzato la nostra sanità questa estate quando si discuteva di discoteche invece che di terapie intensive è stato un errore. Dobbiamo avere delle regole precise e rispettarle ma queste regole non possono cambiare continuamente”, ha aggiunto Furlan, non mancando di far notare che “anche questa volta il governo non ha ritenuto di coinvolgere le parti sociali, che hanno le notizie solo dalla stampa. Agli italiani interessa sapere se la sanità è attrezzata per fronteggiare la pandemia e se si è in grado di fronteggiare la disoccupazione, non le crisi di governo” ha poi osservato la leader della Cisl.”Non mi addentro su previsioni che non sono in grado di fare – ha dichiarato rispondendo ad una domanda – io preciso solo una cosa: abbiamo 6-700 morti al giorno per Covid, una prospettiva di 1 milione di posti in meno, migliaia di aziende che hanno chiuso e che non sappiamo se saranno di più nel 2021. Agli italiani interessa che ci si occupi di questi argomenti, interesse sapere se abbiamo una sanità attrezzata, se facciamo ripartire il lavoro. Mi pare di vedere che siamo in forte ritardo”. Il richiamo alla serietà – ha concluso -è doveroso”. E sulla scuola: “Tutti vorremmo che la scuola riaprisse – ha detto – ma il tema è se i nodi sono sciolti o se si continua a parlare e a non fare. Abbiamo provveduto ai mezzi trasporto? Siamo in grado di garantire in tutte le città mezzi di trasporto tali che non diventino mezzo di contagio? Abbiamo creato le condizioni per fare tamponi veloci? Si e’ provveduto alle 60 mila cattedre scoperte? Le domande sono queste e non se riapriamo o no le scuole”, ha affermato Furlan concludendo: “Sento parlare con tanta faciloneria di turni, di domeniche etc, si inizi piuttosto a prendere le responsabilità invece di parlare per slogan”.

E ospite di Tg2 Post la Segretaria generale della Cisl è tornata a parlare di ammortizzatori sociali: “Credo che il tema da affrontare sia come riformiamo gli ammortizzatori sociali nel nostro Paese, tema che da tempo poniamo al Governo ed è ormai nell’agenda del confronto, ma sul cui di fatto in concreto abbiamo fatto solo un incontro. Abbiamo visto durante la pandemia, quanti strumenti ci siamo dovuti inventare per tutelare i redditi dei lavoratori e delle lavoratrici. E questo perché c’è una parte del mondo del lavoro che non ha la tutela degli ammortizzatori sociali. Quindi mettere mano agli ammortizzatori sociali, creare un sistema che copra in sicurezza tutti i lavoratori e le lavoratrici è indispensabile. E poi collegare tutti gli ammortizzatori sociali alla grande assente, oramai da tanti anni, che è la politica attiva del lavoro”.

http://youtu.be/2ILujs36xJg

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