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Appalti scuole. Fisascat Cisl: “Ancora una procedura di licenziamento per 931 lavoratrici e lavoratori esclusi dal processo di internalizzazione”

Pubblicato il 7 Nov, 2022

Ritirare le procedure di licenziamento collettivo L.223/91 attivate nei confronti delle 931 lavoratrici e lavoratori ex LSU e
Appalti Storici esclusi dal processo di internalizzazione dei servizi di pulizie nelle scuole, oggi collocati in ammortizzatore sociale fino al 31 dicembre 2022. E’ quanto rivendicato dalle organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil,Fisascat Cisl e Uiltrasporti al tavolo con le imprese.
I sindacati hanno anche ribadito l’urgenza di attivare un Tavolo Interministeriale che, da subito, dia attuazione alla terza fase
assunzionale per l’immissione negli organici ATA delle scuole dei lavoratori con i requisiti (assunzione già prevista dalla Legge di
Bilancio art. 1, comma 960) ancora inspiegabilmente ferma, stigmatizzando la colpevole inerzia dei quattro ministeri
interessati, e per trovare soluzioni occupazionali strutturali per chi ne sarà escluso.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti, nel contestare la natura e i contenuti del provvedimento, hanno rimarcato come la lunga
vertenza, che ha visto la positiva internalizzazione di circa 14mila persone, rischia di concludersi in modo drammatico per un numero
consistente di lavoratrici e lavoratori.
Le tre federazioni sottolineano la necessità indifferibile di assicurare continuità occupazionale e reddituale alle lavoratrici e ai lavoratori rimasti fuori dal percorso di internalizzazione e hanno chiesto di mettere in sicurezza le persone attivando tutti gli strumenti di protezione sociale e
di sostegno, rimarcando l’imminente scadenza della Cassa Integrazione per cessazione attività prevista al 31.12.2022 e gli scarsi risultati dei percorsi di politiche attive messe in campo dalle regioni.
Le imprese presenti hanno confermato l’impossibilità a farsi carico della ricollocazione dei lavoratori interessati dalla
procedura. Il tavolo si è aggiornato in fase sindacale al 25 novembre prossimo.
Filcams, Fisascat e Uiltrasporti tornano a sollecitare, con l’urgenza data dalla gravità della situazione, tutti i soggetti
interessati, Ministero dell’Istruzione, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Conferenza delle Regioni, ANCI a convocare
urgentemente un incontro con tutte le parti coinvolte, al fine di individuare i possibili strumenti e soluzioni, indispensabili per
tutelare le lavoratrici e i lavoratori interessati perché nessuno rimanga escluso.
“Non c’è tempo da perdere – dichiarano i sindacati di categoria – i nuovi Ministri si facciano carico della situazione
per evitare che 931 lavoratrici e lavoratori deboli e già in difficoltà dal 1° gennaio prossimo si trovino senza un posto di lavoro”.

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