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Casa. I sindacati inquilini bocciano la bozza del DDL sugli affitti brevi della ministra Santanché. Sunia, Sicet ed Uniat APS: “Ennesima occasione persa”

Pubblicato il 30 Mag, 2023

“La bozza di disegno di legge sugli affitti che sta circolando in queste ore, elaborata dal Ministero del Turismo, sembra risolversi in un compitino commissionato da proprietari di alloggi e associazioni alberghiere.
I temi della residenzialità, dell’”overtourism”, della crisi degli alloggi, della negazione del diritto allo studio, dell’espulsione dei residenti dalle città metropolitane e d’arte, non solo non vengono toccati, ma addirittura vengono ribadite le scelte normative che hanno portato a queste condizioni” dichiarano i segretari generali.
“Nella bozza del DDL si confermano infatti alcune scellerate decisioni assunte dai precedenti governi come la possibilità di non registrare all’Agenzia delle Entrate i contratti inferiori a trenta giorni, di non considerare attività commerciale quella svolta fino a 4 alloggi di proprietà locati a finalità turistica e, di conseguenza, la concessione di agevolazioni fiscali come la cedolare secca a questi proprietari, i cui redditi, in molti casi, sono ben più consistenti di un piccolo albergatore di periferia.
Anche alcuni aspetti potenzialmente interessanti, come una banca dati nazionale, non si comprende con quali finalità si costituisca e di quali dati e strumenti potrà disporre.
Ancora una volta l’onere delle sanzioni viene lasciato ai Comuni, senza capire come questi potranno esercitare l’azione di controllo sulle poco utili restrizioni previste.
La limitazione ad almeno 2 notti per la durata minima del contratto di locazione per finalità turistiche nelle città metropolitane non ha alcun effetto nel contrasto alla gentrificazione ma, riteniamo, neanche per incentivare l’attività alberghiera, visto che la pena per tale infrazione è “la nullità del contratto” che non sappiamo come e quando possa essere accertata”, proseguono Sunia, Sicet ed Uniat aps sulla bozza di DDL pubblicata ieri dal Ministero del Turismo.
“Infine, nessuno strumento e nessuna facilitazione viene di fatto concessa ai Comuni per quantomeno provare a governare il fenomeno dell’”overtourism” che tanti disagi sta creando ai residenti (oltre all’aver generato una crescita irresponsabile degli affitti e sottratto tutti gli alloggi alla disponibilità di famiglie e studenti), il tutto in assoluta controtendenza rispetto a quanto si sta adottando nelle maggiori città europee” concludono i rappresentanti delle organizzazioni sindacali degli inquilini.

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