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Casa. Venerdì 29 e sabato 39 aprile a Riccione il 9° congresso nazionale del Sicet Cisl 

Pubblicato il 28 Apr, 2022
 
 
 
Si apre domani, venerdì 29 aprile, a Riccione la due giorni del nono congresso nazionale del Sicet, il sindacato inquilini della Cisl. Attesi al Palazzo dei congressi (Sala Polisena) quasi 200 delegati da tutta Italia, chiamati a rinnovare gli organi dirigenti del sindacato per il prossimo quadriennio. Aprirà i lavori nel pomeriggio (14:30) il segretario generale Fabrizio Esposito, alla guida del Sicet dallo scorso dicembre. Per la segreteria confederale della Cisl interverrà, sempre domani, Giulio Romani. In programma anche i saluti degli esponenti della Cisl dell’Emilia Romagna e della Fnp Cisl nazionale. I lavori si concluderanno sabato mattina.

 

“Diritto alla casa, diritto alla città”, questo il tema scelto dal sindacato inquilini della Cisl che intende rafforzare il percorso unitario culminato lo scorso 22 marzo con la manifestazione nazionale di Roma, manifestazione che ha riportato il tema della casa nell’agenda politica nazionale. Preoccupano la ripresa delle esecuzioni degli sfratti per morosità incolpevole – dai 130 mila ai 150 mila secondo le stime dei sindacati nel solo 2022 – e la fiammata inflazionistica che indebolisce i bilanci delle famiglie che già vivono intorno alla linea della povertà, con rincari stimati tra il 60 e il 100 per cento delle utenze domestiche e degli oneri condominiali legati all’energia.

 

“Il disagio abitativo è la spia della situazione sociale del paese”, avverte il segretario del Sicet Cisl, Fabrizio Esposito, secondo cui “la risposta al fronte caldo dell’emergenza abitativa non può essere affidata a soluzioni tampone ma deve essere strutturale. Con 650 mila famiglie in lista di attesa per un alloggio popolare è chiaro che avere uno stock di 800 mila case popolari non è sufficiente. Bisogna investire per aumentare il numero di alloggi e per eliminare quelle distorsioni del mercato immobiliare, come il dilagare degli affitti brevi, che fanno lievitare i costi degli affitti, specialmente nelle città, e impediscono a migliaia di famiglie di restare in modo sostenibile nel mercato privato”.

 

Intanto, i sindacati degli inquilini si aspettano un’accelerazione del confronto con il governo sui vari dossier che interessano la casa. Un primo incontro si è tenuto prima di Pasqua sugli sfratti e sulle misure da adottare per una gestione non traumatica delle esecuzioni prevedendo un meccanismo di garanzia nel passaggio da casa a casa per le famiglie sfrattate. “Sull’emergenza abitativa – spiega Esposito – serviva un forte segnale di discontinuità e con la mobilitazione culminata nella manifestazione del 22 marzo a Roma abbiamo raggiunto un primo risultato, ovvero l’apertura di un canale di comunicazione non episodico con il governo. Il primo punto da affrontare è quello degli sfratti e ritengo che su questi temi il confronto con il governo possa diventare periodico e costante. Il nostro punto di forza è che la piattaforma è unitaria, aspetto che è stato valutato positivamente anche dal ministero”.

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