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Ccnl pelletteria. Varata la piattaforma per il rinnovo. 220 euro di aumento nel triennio 2023-2026. Salvatoni (Femca Cisl): “Così diamo risposte a lavoratori e famiglie”

“Il comparto è in ripresa. Ora tocca alle lavoratrici e ai lavoratori. Con questa piattaforma rivendicativa diamo risposte a loro e alle loro famiglie: 220 euro in tre anni sono un segnale concreto contro il caro energia e l’inflazione, che erodono il potere d’acquisto dei salari”. Così Raffaele Salvatoni, Segretario Nazionale Femca Cisl commenta la piattaforma, varata oggi dalla delegazione trattante del Contratto Nazionale di Lavoro delle pelletterie (pelli, cuoio, ombrelli e ombrelloni). Il contratto, in scadenza il prossimo 31 marzo, interessa circa 56mila lavoratori in oltre 5000 imprese che ricadono nel segmento lusso del Sistema Moda italiano. Il fatturato totale, con oltre 10 miliardi di euro, rappresenta il 12,1% dell’intero settore della moda, con una leadership mantenuta grazie alla capacità di coniugare tradizione artigiana e innovazione. L’export della pelletteria ha superato i livelli pre-Covid.
La richiesta economica complessiva è di 220 euro mensili al 3° livello di inquadramento contrattuale, nel triennio 2023-2026. Quanto all’elemento di garanzia retributiva, se ne richiede la trasformazione in elemento perequativo, portando a 400 euro annui l’indennità a carico delle aziende che non praticano la contrattazione integrativa.
Rispetto alla parte normativa, all’interno della piattaforma diviene fondamentale il tema dei diritti individuali, dalle tutele in caso di malattia alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Tra le richieste centrali per la trattativa, c’è inoltre la revisione totale dell’inquadramento contrattuale, che riconosca le professionalità e valorizzi il capitale umano. Una delle rivendicazioni sindacali è, infine, l’aumento dei contributi aziendali destinati a Previmoda (Fondo di previdenza complementare) e a Sanimoda (Fondo sanitario).
La decorrenza del prossimo Contratto Nazionale sarà dal 1° aprile 2023 al 31 marzo 2026. Il documento verrà inviato immediatamente ai rappresentanti delle controparti, l’associazione confindustriale di Assopellettieri, perché le trattative abbiano inizio al più presto.

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