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Consumatori. Adiconsum al Governo: Necessario cambiare il paradigma: considerare il coronavirus un’emergenza da fronteggiare, ma anche un’occasione per sostenere l’economia e migliorare la qualità dell’aria e la qualità di vita dei cittadini-consumatori

Pubblicato il 5 Mar, 2020

5 marzo 2020 – Dispiace che nel coordinamento delle misure adottate dal Governo, per il contenimento del coronavirus, sia mancato il confronto anche con le Associazioni rappresentative di coloro che sono i protagonisti, loro malgrado, dell’emergenza e cioè i cittadini-consumatori.

Adiconsum, comunque, invita tutti i cittadini italiani a non farsi prendere dal panico e a dare il proprio contributo alla buona riuscita dell’azione di contenimento del virus, rispettando le disposizioni emanate dal Governo.

Data la delicatezza del momento, come Adiconsum riteniamo che l’emergenza socio-economica, causata dal coronavirus, diventi occasione per il nostro Paese di un cambio di passo generale finalizzato ad nuovo modello di vita dei cittadini-consumatori, a cominciare dal sistema socio-sanitario, scolastico e lavorativo.

A livello socio-sanitario c’è l’esigenza di rendere strutturale un piano emergenziale che preveda tre importanti capisaldi:

· aumento dei posti letto, compresi di quelli destinati alla terapia intensiva, anche attraverso la riapertura di strutture pubblichdi convenzioni con strutture private
· acquisizione straordinaria di dispositivi e attrezzature sanitarie necessarie a fronteggiare l’emergenza
· assunzione di personale medico, infermieristico e paramedico.

La chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, che creerà non pochi problemi alle famiglie, alle quali va dato il massimo sostegno normativo ed economico, diventi occasione per un piano straordinario e strutturale, di bonifica e sanificazione di tutti gli istituti scolastici, nonché di ristrutturazione/riqualificazione e di messa in sicurezza degli stessi.

A livello aziendale, il lavoro a distanza può dare un importante contributo alla conciliazione, in maniera ottimale, del rapporto famiglia-lavoro, migliorando la qualità dell’aria e la qualità di vita dei cittadini-consumatori. Tale modalità lavorativa, già adottata da alcune aziende, deve estendersi a tutte le Imprese e diventare organica e strutturale.

 

 

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