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Dogane e Monopoli. Sindacati: “Proclamato stato di agitazione”

Pubblicato il 11 Gen, 2021

Roma 11 gennaio 2021.”Dopo 4 mesi dalla conclusione delle trattative, l’Agenzia si rifiuta di attuare il Contrato Integrativo che riorganizza i turni, qualifica le sedi di confine, aggiorna i criteri per le acquisizioni del personale ed il sistema degli incentivi, introduce il telelavoro.

I sindacati accusano l’Agenzia – di fronte ad una spaventosa carenza di personale pari a 3000 unità, ad una altrettanto grave carenza di dirigenti costretti ad interim anche in sedi di regioni diverse – di aver pensato invece a costose acquisizioni di divise, a cambiare logo, palazzi ed auto di servizio, senza aver prodotto nulla per il personale se non una proposta di ridefinire in toto tutti i profili professionali, fuori ed in contrasto con le disposizioni del CCNL Funzioni Centrali. Le singolari procedure di attuazione di 24 nuovi profili, tra i quali quelli di infermiere, biologo, cuoco, meccanico, architetto, produrranno una disarticolazione della organizzazione degli uffici, una illogica divisione tra il personale per titoli di studio e, dove si introducono le qualifiche di “scelto” e di “esperto”, una illegittima gerarchizzazione all’interno delle tre aree professionali.

Non solo non viene posta alcuna attenzione alla funzionalità ed alla efficienza dell’Agenzia, ma, sostengono i sindacati confederali, si vorrebbe svilire la professionalità di 10.000 lavoratori che ogni giorno svolgono funzioni fondamentali per la Ue e per la sicurezza del nostro Paese e che, nella loro qualità di ufficiali di polizia tributaria e giudiziaria, sono impegnati nel contrasto delle frodi nell’ambito dei commerci internazionali, delle truffe sui prodotti soggetti ad accisa, delle infiltrazioni criminose nel settore dei giochi, del fenomeno della ludopatia. Lavoratori chiamati ad un impegno eccezionale per garantire al Paese – in piena pandemia da Covid – di fronteggiare fenomeni di portata internazionale come la gestione della Brexit.

Per questo FPCGIL-CISLFP-UILPA hanno proclamato lo stato di agitazione che, nell’immediato, vedrà iniziative rivolte all’Aran, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, della Funzione Pubblica. “

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