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Incidente porto di Crotone. Fit-Cisl: “È inaccettabile e incomprensibile morire ancora oggi sul proprio luogo di lavoro”


“Un fenomeno emergenziale che va contrastato con la diffusione capillare della cultura della sicurezza. Non bastano più i buoni propositi. Esprimiamo cordoglio per la morte dei tre marittimi di nazionalità straniera, membri dell’equipaggio dell’unità Asso di bandiera Palau (Oceano Pacifico), avvenuta a causa di un incidente scaturito da una esplosione su un rimorchiatore attraccato al porto di Crotone che ha provocato anche un ferito grave, tutt’ora ricoverato in ospedale in condizioni critiche al quale auguriamo una rapida guarigione”. È quanto dichiara la Fit-Cisl in una nota che prosegue: “Manifestiamo la nostra vicinanza ai familiari e colleghi, rinnovando il nostro appello alla diffusione e al puntuale rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro”.
Si tratta dell’ennesimo incidente che si aggiunge al già lunghissimo elenco di morti sul lavoro che si sono verificati fino a oggi. In attesa che la magistratura attraverso le opportune indagini chiarisca le cause che hanno determinato questa ennesima tragedia, ribadiamo la necessità di un cambio di passo vero, agendo in maniera preventiva e formativa, al fine di evitare il verificarsi di queste tragiche circostanze. La prevenzione e i controlli sulle procedure adottate a bordo alle navi devono essere sistematici: solo così potranno essere incisivi.
È indiscutibile che c’è ancora tanto lavoro da fare. “L’impegno in questa direzione da parte del sindacato non si esaurirà, proseguendo nella costante attività di sollecitazione nei confronti di tutti gli “attori” principali: Governo, aziende ed enti, i quali devono operare in maniera sinergica e costante, adottando tutti gli strumenti necessari per promuovere la cultura della sicurezza e sviluppando iniziative mirate che garantiscano lo svolgimento delle attività in piena sicurezza per i lavoratori, prevenendo così tragici infortuni”, conclude la nota.

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