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Lavoro domestico. Le parti sociali firmatarie il Ccnl scendono in campo per l’Ucraina: da Cassa Colf fino a 300 euro per le spese sostenute per il ricongiungimento familiare

Pubblicato il 14 Apr, 2022

Le Parti Sociali firmatarie il Contratto Nazionale del Lavoro Domestico, i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Federcolf, e le associazioni datoriali Fidaldo e Domina, ancora una volta scendono in campo a supporto dei più deboli. Questa volta si rivolgono a sostegno della comunità ucraina in Italia e degli oltre 33 mila assistenti familiari ucraini che coadiuvano le famiglie italiane come colf, badanti e baby sitter.

La Cassa di assistenza sanitaria integrativa di settore, Cassa Colf, fino al 1° maggio 2022, erogherà un contributo economico fino a 300 euro per le spese sostenute per il ricongiungimento familiare dei cittadini ucraini costretti ad abbandonare il loro Paese, per l’acquisto di prodotti e beni alimentari, farmaceutici, vestiario o materiali scolastici. Per accedere alla prestazione, a far data dal 24 febbraio, gli assistenti familiari dovranno essere in regola con il versamento dei contributi negli ultimi due trimestri antecedenti la richiesta e dovranno dimostrare di ospitare parenti entro il terzo grado e/o affini entro il secondo grado sfollati dall’Ucraina a seguito della guerra in corso.

Il Regolamento, approvato dal CdA di Cassa Colf, è consultabile sul sito web della cassa sanitaria www.cassacolf.it. Nei prossimi giorni sarà disponibile anche la versione del regolamento in lingua ucraina per consentirne la massima diffusione e comprensione.

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