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Sanità. Papotto (Cisl Medici): “Il re è nudo”

Pubblicato il 2 Apr, 2020

Roma, 2 aprile 2020 – E’ passato un mese circa dall’inizio di questa tragedia, contiamo migliaia di contagiati tra medici ed operatori sanitari, decine di morti, eppure il sistema non riesce ad approvvigionare gli operatori, neppure con idonee mascherine al fine di limitare il contagio nei luoghi dove è più elevato il rischio di infezione “Difficoltà nel reperimento del materiale…”, ci rispondono, e allora il Re comanda che anche quello che prima non era idoneo (la mascherina chirurgica) diventa all’improvviso sufficiente a proteggere, ma, dopo qualche giorno e qualche decina di vittime, si cambia editto e “se disponibile” occorre una mascherina ffp2 o ffp3 in determinate occasioni.

Della serie: “mettiamoci una pezza” lo ha dichiarato Biagio Papotto CISL Medici.

Le domande che ci poniamo sono tante: è possibile che un paese che pretende di sedere a pieno titolo nel G7, che produce componentistica per sofisticatissimi satelliti… non riesca a costruire mascherine di carta filtrante? È possibile che una legge che tutela la salute dei lavoratori, la famosa 81/08, venga completamente disattesa in una pandemia come questa (fatta salva qualche rara e illuminata eccezione)?

È possibile che in uno schizofrenico alternarsi di comunicati e decreti, l’Istituto Superiore di Sanità, che deve (dovrebbe?) utilizzare soltanto rigorosi criteri scientifici, riesca invece a partorire linee-guida sinistramente rispondenti a criteri “politici o di opportunità” in dispregio ad efficaci e tristemente verificati criteri di protezione degli operatori sanitari che prima di noi hanno combattuto questa battaglia? E’ così peccaminoso e dissacrante pensare che altri siano i motivi che portano a siffatti comportamenti? Chi viene tutelato davvero dall’ISS?

Potremmo continuare all’infinito – prosegue Papotto – e riproporre temi già trattati… come i tagli dissennati di risorse al SSN o alle poche (troppo poche!) borse di studio per le specializzazioni o al male assoluto la “regionalizzazione” del sistema salute, ma il tempo scorre, le vittime ed i contagi aumentano a causa di un virus chiamato COVID-19 ma anche alla incapacità di un Re che si è circondato per troppo tempo di melensi cortigiani e non di saggi e competenti consiglieri.

E, visto che è nudo, lasciamolo così, che tutti lo vedano.

Tutt’al più… gli si dia per coprirsi una mascherina… Non a norma, ovviamente.

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