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Scuola. Barbacci (Cisl): “Decreto Legge n. 24/2022, norme ambigue e difficilmente praticabili”

Pubblicato il 26 Mar, 2022
Un provvedimento che lascia perplessi – dichiara la segretaria generale CISL Scuola Ivana Barbacciambiguo e direi quasi impraticabile. A breve incontrerò il ministro e gli esporrò tutte le mie preoccupazioni“.
Ci apprestiamo a chiudere formalmente lo stato di emergenza, ma direi più che altro come auspicio, dato che nella sostanza i contagi continuano a crescere: la scuola deve essere messa nelle condizioni di poter lavorare in sicurezza, i dirigenti scolatici devono poter operare con indicazioni chiare – aggiunge Barbacci – Ora le scuole devono riorganizzarsi nuovamente, serve personale sia docente che Ata pienamente a disposizione dell’offerta formativa per gli alunni e gli studenti. Il ministero dovrà inoltre chiarire molti passaggi applicativi anche in termini di utilizzo e trattamento del personale non vaccinato, le soluzioni indicate rischiano di creare problemi e disparità di trattamento tra il personale che si è regolarmente sottoposto alla vaccinazione, in molti casi non a cuor leggero, e chi invece non lo ha fatto. Credo poi che occorra considerare con grande attenzione la situazione dei lavoratori fragili, per i quali non sono prorogate le norme di tutela, pur in un contesto di contagi che non calano, anzi tendono ad aumentare”.
“Inaccettabile infine – conclude la segretaria generale CISL Scuola – che i 14 milioni per pagare i supplenti del personale utilizzato in altri compiti siano sottratti alle risorse contrattuali destinate alla valorizzazione dei docenti: è indispensabile che in sede di conversione si ponga rimedio a quello che considero un grave errore, ci daremo da fare subito per ottenere un opportuno emendamento”.

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