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Terziario. Arval Service Lease Italia, rinnovato il contratto integrativo aziendale applicato ai 1.300 dipendenti.

Pubblicato il 19 Giu, 2020

Roma, 19 giugno 2020 – Welfare, diritti sociali e partecipazione sono le chiavi di lettura del nuovo contratto aziendale applicato ai circa 1.300 dipendenti di Arval Service Lease Italia, la società interamente di proprietà del Gruppo BNP Paribas, leader nel mercato italiano nel settore del noleggio a lungo termine e gestione di flotte aziendali. I sindacati di categoria Fisascat Cisl e Filcams Cgil, con le rispettive delegazioni, hanno sottoscritto con la Direzione societaria il rinnovo dell’integrativo scaduto nel 2018.
Tra le novità introdotte con l’intesa, in vigore dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2023: l’avvio in via sperimentale del Centro di Ascolto finalizzato ad una prima analisi delle tematiche connesse allo stress da lavoro correlato, burnout e sindromi derivanti; un ampio articolato normativo sulla disciplina della prestazione lavorativa in regime di Smart Working quale agevolazione della conciliazione vita lavoro~ del work-life balance, in un’ottica di incremento della produttività aziendali, riconosciuto in virtù di accordi individuali a tutto il personale in forza – su base volontaria – fino alla totalità delle giornate lavorative settimanali,~ con facoltà di recesso senza preavviso e nel rispetto delle norme sulla salute e la sicurezza; la Banca delle Ore Solidali, valorizzando nelle Linee Guida le espressioni di solidarietà sociale, alla quale la direzione societaria contribuirà in misura pari al valore donato; il Volontariato Aziendale con l’avvio di un progetto finalizzato a supportare la partecipazione attiva dei lavoratori in tema di clima, iniziative per i giovani, per gli imprenditori e per i territori; le Pari Opportunità, la Diversità e l’Inclusione in attuazione dell’Accordo sui Diritti Fondamentali e base sociale firmato nel 2018 dal Gruppo BNP Paribas.
Sul sistema premiante l’intesa definisce i nuovi obiettivi di produttività e redditività e la nuova griglia degli indicatori confermando l’erogazione del Premio di Risultato annuale (da 1.516 euro fino a 2.705 euro lordi) mediante due distinti programmi (Piano Cash Arval e Piano Welfare Arval) con facoltà di scelta dei lavoratori sulle modalità di ripartizione fermo restando la possibilità di richiedere fino al 100% di una delle due modalità.
Il contratto incrementa inoltre l’importo del buono pasto a 7 euro a decorrere dal mese di settembre 2020, introduce l’aspettativa non retribuita, consolida la prestazione lavorativa part-time su base volontaria e contempla congedi per malattia dei figli e per l’inserimento dei figli a sciola oltre a permessi per visite mediche con 32 ore in aggiunta alle previsioni di Legge in caso di patologie gravi e continuative.
Nuove tutele anche sulla conservazione del posto di lavoro con l’inserimento del preavviso aziendale di almeno 15 giorni di calendario sull’imminente esaurimento del periodo di comporto. In un’ottica di responsabilità sociale sulle future prospettive pensionistiche dei lavoratori le Parti hanno inoltre condiviso sull’opportunità di incentivare le adesioni al Fondo di Previdenza Complementare di settore Fon.Te..
Il rinnovo contrattuale aggiorna inoltre gli articolati riferiti al sistema di classificazione del personale, tutele di genere, flessibilità oraria di ingresso e franchigia ritardi, part-time post maternità, congedo parentale, ferie, chiusure aziendali, polizza sanitaria, contributo bebè e per matrimonio/convivenza, e il capitolato delle anticipazioni del Tfr. Completano l’intesa le norme sul sistema di relazioni sindacali, diritti di informazione e agibilità sindacali, tutela della salute e della sicurezza, orario e turni di lavoro, malattia e polizza infortuni, sostegno famiglia e genitorialità, permessi Rol, appalti e buona occupazione.
A latere della sottoscrizione dell’accordo di rinnovo la Fisascat Cisl ha siglato con la direzione societaria una intesa sul contributo a titolo di “quota di servizio contrattuale”, riservata ai lavoratori non iscritti al sindacato, una formula di sostegno alla contrattazione per l’intera vigenza dell’accordo.
Soddisfazione in casa sindacale. «Si tratta di una intesa innovativa, sottoscritta nell’era Covid-19, dai grandi risvolti sociali» ha dichiarato il funzionario sindacale della Fisascat Cisl Nazionale Salvo Carofratello. «Il nuovo integrativo risponde alla necessità di regolamentare le nuove prestazioni lavorative e la flessibilità organizzativa confermando al contempo la partecipazione dei lavoratori ai risultati aziendali e rafforzando il welfare» ha aggiunto il sindacalista. «Nel nuovo scenario post pandemia – ha concluso Carofratello – anche aver confermato il sistema di relazioni sindacali ai vari livelli, il sostegno alla buona occupazione e le tutele sociali e di genere rappresenta l’affermazione di un modello sociale condiviso e partecipato».

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