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Terziario. Sindacati: ”Part time verticale ciclico. Serve fondo sostegno, il tempo stringe”

Pubblicato il 1 Giu, 2022



Sono trascorsi cinque mesi dall’approvazione della Legge di Bilancio 2022, entrata in vigore dal 1° gennaio di quest’anno, che prevede un Fondo di Sostegno destinato alle lavoratrici e ai lavoratori con contratto part-time ciclico verticale.Dopo cinque mesi senza riscontro alle richieste e sollecitazioni fatte al Ministero del Lavoro, le Organizzazioni sindacali si trovano a chiedere, ancora una volta, l’emanazione del provvedimento normativo necessario a rendere operativo il Fondo di Sostegno, mettendo fine al paradosso che vede lo stanziamento di 30 milioni di euro e l’impossibilità di fruirne in assenza di un adempimento burocratico.Il tempo stringe, le scuole sono ormai prossime alla chiusura e le decine di migliaia di lavoratrici e di lavoratori in appalto impiegati nelle mense e nelle pulizie scolastiche si fermeranno, come ogni anno, per oltre tre mesi, senza percepire alcuna retribuzione. Una condizione comune a molti altri addetti del commercio, del turismo e dei servizi, che condividono contratti part-time spesso involontari e di poche ore settimanali.Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti, che da anni portano avanti la battaglia per il riconoscimento della Naspi a quanti lavorano con contratti part-time con periodi di non lavoro nel corso dell’anno, tornano a sollecitare il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali perché coinvolga le OO.SS. nella definizione della platea di riferimento e delle condizioni per l’erogazione e perché sia data tempestiva attuazione alla norma, affinché le lavoratrici e i lavoratori non siano costretti a vivere un lungo periodo di disagio e mancata sussistenza economica, a causa di questo incomprensibile e colpevole ritardo.

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