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Campania. Rifiuti, Cgil Cisl Uil Napoli e le categorie dei trasporti e pubblico impiego provinciali e regionali: “Sui termovalorizzatori discussione poco interessante, necessario un confronto tra istituzioni e parti sociali”

Pubblicato il 21 Nov, 2018

Napoli 21 novemnre 2018 – Il rinnovato dibattito sulla inutilità o meno dei termovalorizzatori non sembra una priorità per i cittadini. Preoccupa, anzi, un confronto che non centra il problema e potrebbe allontanare il tempo delle soluzioni vere.
Si continua a discutere di possibili segmenti del ciclo integrato dei rifiuti, dimenticando che il ciclo integrato dei rifiuti praticamente non esiste. Mancano siti ed impianti di compostaggio per il trattamento della frazione organica. Mancano siti ed impianti di trattamento dei rifiuti indifferenziati. Gli impianti STIR sono stracolmi, sfruttati al punto di renderne costosissima la manutenzione. Pochi gli impianti per il riciclo delle materie prime recuperate con la raccolta differenziata. Con pochi impianti diventa problematica persino la gestione dei flussi, cioè la distribuzione tra i vari impianti dei rifiuti raccolti nelle nostre strade. All’ingresso degli impianti spesso si formano lunghe file di camion in attesa per ore, bloccati e sottratti alle attività di raccolta. Nella maggior parte dei casi le raccolte vengono effettuate con automezzi e attrezzature vecchi, insufficienti, maltenuti.
Bisogna prendere atto che fino a quando non si realizzeranno le infrastrutture per gestire ogni anno circa 1,5mln di tonnellate di rifiuti nell’area metropolitana di Napoli, non sarà possibile uscire da una situazione stabilmente a rischio emergenza. La questione rifiuti, intanto, resta un freno a mano tirato sull’economia locale. Un mercato frammentato e talvolta opaco allontana i grandi operatori dei servizi per l’ambiente, rallentando la crescita economica ed occupazionale del settore.
La gestione dei rifiuti resta un problema nazionale, comune a tante altre città ed a tante altre Regioni, che va risolto anche in difesa della legalità. Il Protocollo d’Intesa siglato dal Governo a Caserta parla di messa in sicurezza della Terra dei Fuochi, ma non fornisce risposte rispetto all’avvio di un percorso che abbia come obiettivo la realizzazione definitiva del ciclo integrato dei rifiuti. Solo la previsione di una rete di impianti monitorati consentirebbe infatti, oltre alla piena autonomia nello smaltimento dei rifiuti, di limitare lo spazio per traffici ed infiltrazioni criminali. Un dovere dello Stato nazionale e locale verso la regione in cui acqua e terra, soprattutto ma non solo nella Terra dei Fuochi, sono avvelenate dai rifiuti tossici illecitamente arrivati da molte regioni.
Cgil, Cisl e Uil Napoli assieme alle categorie dei trasporti e pubblico impiego provinciali e regionali intendono stimolare il confronto su questi temi tra Istituzioni e parti sociali e chiede di incontrare il Ministro dell’Ambiente, il Presidente della Regione, il Sindaco Metropolitano di Napoli e i rappresentanti dei Comuni per discutere di scelte di sistema e delle azioni per realizzarle concretamente. La questione rifiuti in Campania si risolve con legalità, trasparenza, capacità progettuali e di gestione, investimenti in infrastrutture razionali ed a basso impatto ambientale. Soprattutto occorre la condivisione con i cittadini e le parti sociali. A partire dal confronto chiesto dal sindacato.

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