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Emilia Romagna. Appello di Cgil Cisl Uil ai candidati: “Parlate anche di salute e sicurezza”

“Chiediamo alle forze politiche che si presentano al voto di spiegare come pensano di fermare la strage sui luoghi di lavoro”. Così Cgil Modena, Cisl Emilia Centrale, Uil di Modena e Reggio con un appello-manifesto sulla salute e sicurezza sul lavoro rivolto ai candidati al Parlamento. I sindacati ricordano che a Modena e provincia gli infortuni denunciati l’anno scorso sono stati 13.829, in aumento del 15,2% rispetto al 2020. Le denunce di infortunio mortale sono state 14 (24 nel 2020). Il dato comprende i cosiddetti infortuni in itinere, cioè avvenuti nel tragitto casa-lavoro. Si continua a morire in particolare nei cantieri edili e nei campi, ma anche nel trasporto, logistica e facchinaggio. Aumentano anche le denunce di malattie professionali. L’anno scorso sono state 547 Modena (492 nel 2020).   I confederali avanzano alcune proposte. Innanzitutto chiedono che tutti i finanziamenti alle imprese siano condizionati a investimenti in salute e sicurezza sul lavoro. «Le imprese di ogni settore seguano criteri di qualificazione (anche attraverso il modello della patente a punti) e applichino solo i contratti collettivi di lavoro stipulati dalle associazioni sindacali più rappresentative, soprattutto negli appalti pubblici».  Cgil Cisl Uil chiedono formazione e addestramento per tutti i lavoratori, per tutti i tipi di contratto, all’inizio dell’attività lavorativa, cioè prima di adibire alla mansione.  «Vogliamo che siano formati anche i datori di lavoro quale requisito essenziale per l’avvio o l’esercizio dell’attività d’impresa», aggiungono.  Per i sindacati è necessario il rafforzamento dei controlli nelle aziende e il coordinamento del “sistema vigilanza” (Ispettorato del Lavoro, Ausl, Inail, Inps), che a sua volta deve coinvolgere le parti sociali. «L’azione ispettiva, infatti, – spiegano Cgil Cisl Uil – deve controllare l’applicazione dei contratti collettivi maggiormente rappresentativi a tutti i livelli (nazionale, territoriale e aziendale) affinché siano garantite a tutti i lavoratori le tutele in tema di salute e sicurezza».  Per i sindacati, inoltre, va portata avanti l’analisi delle cause infortunistiche, delle tecnopatie e la ricerca sui rischi emergenti. Bisogna contrastare, poi, le violenze e molestie sul lavoro.  «Infine vogliamo che la salute e sicurezza sul lavoro entrino nei programmi scolastici, affinché – concludono Cgil Cisl Uil – non siano solo una serie di norme e precetti, ma diventino una cultura basata sul rispetto della vita umana.

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