1. CISL
  2. /
  3. Notizie
  4. /
  5. Dai Territori
  6. /
  7. Dai Territori > Lombardia
  8. /
  9. Lombardia. Cisl: “Aumentano del 26,8%...

Lombardia. Cisl: “Aumentano del 26,8% le denunce d’infortunio rispetto al 2021: primi in Italia per morti sul lavoro e infortuni. Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro devono essere una priorità a’”

Pubblicato il 31 Gen, 2023

I dati INAIL pubblicati oggi e riguardanti il periodo gennaio/dicembre 2022 rilevano per la Lombardia 131.692 denunce d’infortunio di lavoratori residenti in Lombardia, con una crescita del 26,8% rispetto al 2021 (103.823). Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 177 (nel 2021 furono 164), più di 3 infortuni mortali ogni settimana in regione.

La parte maggiore degli infortuni è imputabile ai più comuni fattori prevenibili di rischio (scivolamenti, inciampi e cadute in ambiente di lavoro; problemi di assetto su utensili, macchine, impianti il più delle volte a causa di protezioni assenti, manomesse o inadeguate; cadute dall’alto; movimentazione e caduta di carichi sospesi). Gli infortuni che hanno avuto luogo in occasione di lavoro sono stati l’86% (113.214) delle denunce totali in Lombardia; il resto delle denunce sono riferite ad accadimenti infortunistici in itinere, nel percorso casa-lavoro (18.478).

“Sanità e assistenza sociale” è il settore di attività che rileva il picco maggiore di denunce d’infortunio (14.844 nel 2022, in aumento rispetto al 2021 che segnava un dato di 5.558 denunce). A seguire, hanno avuto maggiori accadimenti infortunistici le attività di “Trasporto e magazzinaggio” (7.768), il “Commercio all’ingrosso e al dettaglio-riparazione di autoveicoli e motocicli” (6.271), le “Costruzioni” (5.296); le attività di “Fabbricazione di prodotti in metallo” (4.260). Tutti valori in netto aumento rispetto all’anno precedente.

La provincia di Milano, con 46.935 denunce d’infortunio (il 35,6% degli infortuni totali in Lombardia, +34,9% sul 2021), con le province di Brescia (20.244, +43,2%); Monza e Brianza (9.891, +35,2%), sono quelle con la crescita maggiore di denunce d’infortunio nel 2022 a confronto con l’anno precedente. Per rilevante numero d’infortuni sul totale lombardo, ma con valori di crescita più contenuti rispetto2021, ci sono le province di Bergamo (13.598, +14%) e Varese (9.895, +16,2%). Le province con il maggior numero di infortuni mortali sono state: Milano 56 ; Brescia 34; Bergamo 17; Mantova 16; Varese 13; Cremona 11; Pavia 8; Monza e Brianza 7; Como 7; Lecco 3; Sondrio 3 e Lodi 2.

In aumento nel 2022 sono anche le denunce di malattia professionale: 3.231 denunce (nel 2021 sono state 2.854). Le malattie professionali sono, peraltro, un dato fortemente condizionato, per difetto, da perduranti difficoltà di emersione. Quanto è stato rilevato dal report di INAIL è solo la punta dell’iceberg che non rileva le migliaia di quasi-infortunio, né può dare conto della mancata emersione delle malattie professionali per omessa denuncia.  

Questi dati mostrano – sostiene Ugo Duci, segretario generale della CISL lombarda – che lattività di prevenzione degli infortuni in Lombardiasia per i profili che attengono la gestione dei rischi specifici nelle aziende, sia per l’esiguità dei controlli da parte dei servizi ispettiviè gravemente insufficiente. Infatti,nonostante l’attuale andamento infortunistico, il numero delle imprese controllate in Lombardia è stato negli ultimi cinque anni in progressiva diminuzione. “Bisogna risolvere – prosegue Duci – la persistente e gravecarenza di personale dei servizi di ATS che devono vigilare sul rispetto delle norme per la tutela della salute e sicurezza. Regione Lombardia spenda le risorse che ha e che sono destinate obbligatoriamente alla prevenzione per attuare un serio programma di assunzioni, anzitutto di tecnici della prevenzione e medici del lavoro.  Si intervenga già a partire dalla scuola secondaria per attrare i giovani che stanno terminando il ciclo di studi ai corsi universitari per le professionalità e le specializzazioni della prevenzione di cui in Lombardia c’è estremo bisogno.”

Condividi