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Lombardia. Deutsche Bank , First Cisl Milano: “Fallita trattativa cessione ramo azienda. 97 i lavoratori coinvolti 95 dei quali nel capoluogo lombardo”

Pubblicato il 22 Lug, 2022

“Con grande disappunto le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno dovuto prendere atto del fallimento della trattativa relativa alla cessione del ramo d’azienda di DBFA a Zurich Bank che coinvolge 97 colleghi della . Ricordiamo che il confronto era iniziato lo scorso giugno con la lettera pervenuta da Deutsche Bank e Zurich Italy”. E’ quanto si legge in una nota congiunta diffusa dalle delegazioni trattanti in Deutsche Bank S.p.A. FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN circa il fallimento della trattativa per la cessione del ramo d’azienda Deutsche Bank Financial Advisors a Zurich Bank: 97 i lavoratori coinvolti, 95 dei quali su Milano.

“Le OO.SS. fin dal primo incontro – prosegue la nota – hanno sottolineato la centralità dei seguenti punti:  Difesa del contratto integrativo DB e degli accordi a latere  Assistenza sanitaria  Previdenza complementare  Garanzie occupazionali  Trattamento economico Giova ricordare che in base all’art. 2112 del Codice Civile, i lavoratori oggetto di cessione di ramo hanno diritto al mantenimento del Contratto Integrativo di derivazione fino alla data di scadenza dello stesso (nel nostro caso 31 dicembre 2023). Questo, a prescindere dalla firma di un accordo di ingresso. In questo caso la richiesta delle OOSS riguardava l’applicazione ultrattiva del CIA anche oltre la scadenza. Per quanto concerne la previdenza complementare, Zurich ha confermato, come previsto dalle normative di legge e di contratto, il mantenimento dell’attuale contributo a carico azienda. Assolutamente irricevibili sono invece risultate le risposte aziendali sull’assistenza sanitaria, dove ci è stata rappresentata l’intenzione di riconoscere le condizioni di polizza attualmente applicate in Zurich Insurance che prevedono delle prestazioni migliorative rispetto a quelle attualmente in essere in DB ma con ingiustificabili trattamenti differenziati tra Aree Professionali e Quadri Direttivi. Altrettanto inammissibile il rifiuto di entrambe le delegazioni aziendali a riconoscere garanzie di reintegro nel caso di eventuali tensioni occupazionali che dovessero registrarsi nei prossimi anni in Zurich Bank. Da ultimo, incomprensibile è risultata l’assoluta contrarietà aziendale ad erogare qualsiasi forma di riconoscimento economico a fronte dell’enorme sacrificio che i colleghi stanno già affrontando e continueranno ad affrontare nei prossimi mesi in vista del passaggio alla nuova Banca e a compensazione di possibili perdite economiche che i colleghi potrebbero avere uscendo dal perimetro Deutsche Bank ed entrando in una società di nuova costituzione. Di fronte a queste posizioni inaccettabili e forti del mandato dei colleghi che in assemblea si sono espressi all’unanimità, le OO.SS. hanno dichiarato l’impossibilità a sottoscrivere alcun accordo. Si chiude così una brutta pagina nelle relazioni industriali che ha visto entrambe le aziende rivelarsi miopi dinanzi alle esigenze dei colleghi e, nel caso di Zurich Bank, presentarsi con un pessimo biglietto da visita per un’azienda che si vanta di essere attenta verso i colleghi” conclude la nota.

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