Marche. Post sisma, Cisl Fp regionale: “Servono misure adeguate per superare il precariato tra i lavoratori della ricostruzione”

Pubblicato il 20 Dic, 2022

La CISL FP Marche ha inviato al Governo, al Ministero della Funzione Pubblica, ai Parlamentari e Senatori, Regione Marche e  alle Associazioni di Comuni e Province, la richiesta di adottare provvedimenti finalizzati a stabilizzare il personale precario  che sta operando negli Uffici Sisma di Comuni,  Province e USR, per la ricostruzione post sisma nelle Marche.

Il Segretario Generale della CISL FP MARCHE-UMBRIA Luca Talevi evidenzia come «elevate professionalità oramai acquisite in campo tecnico ed amministrativo andrebbero inevitabilmente ed irrimediabilmente disperse nel caso in cui non si raggiungesse il conseguimento dei provvedimenti normativi richiesti a discapito della ricostruzione la quale, grazie anche all’adozione del testo unico sulla ricostruzione, si auspica sia la più veloce possibile»

«Si chiede l’adozione nella Legge di Stabilitdai te  di norme, come quelle adottate nel 2021, che consentano la stabilizzazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato di profili di ingegneri, architetti, geometri o amministrativi assunti nei giorni delle scosse, per affrontare l’emergenza, e  che poi negli anni successivi hanno assunto il ruolo determinante di progettisti o istruttori delle partiche di ricostruzione, di opere sia private che pubbliche. –  sottolinea Alessandro Moretti  Responsabile del Dipartimento delle Funzioni Locali  CISL FP Marche –   Norme che nel caso non dovessero confluire nella legge di stabilità, potranno rientrare nel Milleproroghe o comunque in un atto avente forza di  Legge, idoneo a superare anche i limiti temporali della durata massima degli odierni contratti a tempo determinato, fissata in 48 mesi »

   La CISL FP conclude Moretti «proseguirà nell’opera di ascolto delle maestranze interessate e  di controllo dell’andamento delle decisioni -anche locali- nell’intero territorio regionale.» 

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