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Puglia. Cantoro (FimCisl): «Appalto Ai LACAITA. Lavoratori scoperti da Cigs. Trovare una celere soluzione, affinché non siano queste famiglie a pagare il prezzo della crisi».

Pubblicato il 5 Giu, 2023

«Continuiamo ad assistere ad uno sgretolamento del tessuto industriale nel settore dell’appalto di Taranto, derivato da una mancata ripresa del livello produttivo nello stabilimento di Acciaierie d’Italia, che impatta violentemente nella tenuta di piccole e medie imprese prevalentemente mono committenti, che ormai alla deriva hanno utilizzato tutti i normali ammortizzatori sociali». 

A lanciare il nuovo allarme è il segretario – settore Appalti e Indotto – della Fim Cisl Taranto Brindisi Pietro Cantoro, nel giorno in cui davanti ai cancelli di Torricella dell’azienda Lacaita, dell’appalto Acciaierie d’Italia, si è tenuto un sit-in di sensibilizzazione per segnalare palesemente alle istituzioni competenti le problematiche dei lavoratori, da oggi rimasti senza copertura Cigs.

«Le continue criticità presenti nel settore, hanno portato e stanno portando, aziende come la “Lacaita” a non avere più alcun’ombra di prospettiva. Cosa peggiore – aggiunge – è che non vorremmo che questa situazione incancrenita, portasse gradualmente ad un annientamento della volontà del territorio, nel ricercare alternative e soluzioni. Quasi una resa, rispetto ad una situazione che non si riesce a cambiare, a causa di una totale mancanza di visione politica della committente Acciaierie d’Italia e di istituzioni, nel recuperare e ripartire, attraverso la seria presentazione di concreti piani industriali. Mai vorremmo che ci si assuefacesse nel considerare questa situazione come se fosse la normalità».

La Fim Cisl, inoltre, vista la già difficoltosa gestazione di questi periodi, registra una non tempestiva reattività della stessa azienda “Lacaita” nello stimolare più celeri risposte dalla macchina amministrativa e giuridica, e nell’intercettare e valutare percorsi e formule alternative di supporto per traghettare la complicata congiuntura. 

«A tale ragione – osserva Pietro Cantoro – visto il particolare frangente che determina la mancanza di copertura di un ammortizzatore sociale – di cui riteniamo che la “Lacaita” debba farsene carico già a partire da questo lunedì 5 giugno -, avevamo antecedentemente sollecitato sia l’intervento del commissario in capo al concordato, che successivamente alla task force regionale per un gentile intervento, rendendola edotta e aggiornandola dell’infelice evoluzione. Questa mattina dalle 7,00 alle 9,00, siamo stati davanti i cancelli dell’azienda “Lacaita” per un sit-in e un’assemblea, nella quale abbiamo spiegato nel merito ai dipendenti gli ultimi sviluppi e scenari futuri». 

Intanto, per domani mattina – martedì 6 giugno – la Fim Cisl annuncia di aver già dato disponibilità per un incontro aziendale, parallelamente, coadiuverà tempestivamente un’interlocuzione con un tavolo presso la task force regionale, al fine di ricercare soluzioni praticabili.

«Non permetteremo mai che – conclude Pietro Cantoro – a pagare il prezzo di questa complicata vicenda, abbandonata e alla deriva, ormai non più sostenibile e che esaspera oltremodo una tensione sociale già elevata, siano sempre la parte più debole, i lavoratori».

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