Puglia. Cgil, Cisl e Uil di Lecce: “Non ci si può rassegnare a questo tragico stillicidio. Subito la cultura della sicurezza e della prevenzione sui luoghi di lavoro!”

«Siamo ancora una volta costretti a commentare con il dolore nel cuore la notizia di una morte sul lavoro. Questa volta a perdere la vita è stato un giovane lavoratore impegnato su un campo fotovoltaico. Si esce da casa al mattino per guadagnarsi da vivere e poi non si fa ritorno. Tutto ciò è inaccettabile!».

Così Valentina Fragassi, Ada Chirizzi e Salvatore Giannetto, segretari generali provinciali di Cgil, Cisl e Uil, commentano la tragica notizia con cui il Salento è costretto a fare i conti. L’ennesima morte sul lavoro.

Non certo un fatto isolato nel nostro Salento, tutt’altro. L’ennesimo anello di una catena maledetta che non si riesce a spezzare. La triste classifica che pone la nostra provincia tra i primi posti per le morti bianche non si deve mai più commentare appellandosi al fato e alla cattiva sorte.

«La notizia di una giovane vita spezzata sul lavoro non può fermarsi sulla soglia della commozione. Serve un cambio repentino di cultura, della cultura della prevenzione e della sicurezza. Il Sindacato ormai da mesi si è fatto portavoce di una vera e propria task force che abbia come focus la sicurezza. La prevenzione prima di ogni cosa! Non c’è nulla di più importante e nulla che più deve essere tutelato della vita di chi lavora. Il Protocollo sulla sicurezza che a breve sarà firmato in Prefettura, insieme alla conseguente costituzione dell’Osservatorio Provinciale Sicurezza sul Lavoro, rappresentano soltanto i primi passi di un cammino che va assolutamente accelerato e che ci vedrà in prima fila fino a quando non smetteremo di commentare fatti così tragici con la rassegnazione dell’ineluttabilità. Tanto c’è da fare e tanto si può fare per portare la cultura della prevenzione sui luoghi di lavoro. Si tratta di un processo, di un cammino lungo e faticoso ma per quanto ci riguarda non si può più ritardare di intraprenderlo!»

Condividi