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Puglia. Fim Cisl:”Licenziamenti Axist: Leonardo e gli enti governativi devono dare risposte a tutta la filiera dell’indotto”

Pubblicato il 17 Mag, 2022

Nel corso di un incontro di consultazione sindacale, avvenuto venerdì 13 maggio, la Axist azienda dell’appalto di Leonardo ha manifestato la volontà di non proseguire con la partnership in Leonardo, allungando di fatto l’elenco delle aziende che gettano la spugna.

La Axist è un’azienda storica dell’indotto Leonardo, che presta attività di manutenzione e preparazione mandrino, prestazione nevralgica ed essenziale con un elevato know-how professionale presso il sito produttivo di Grottaglie. 

Purtroppo, la volontà espressa nell’incontro si è concretizzata con la decisione incomprensibile e unilaterale della Axist che, con una nota ufficiale a mezzo pec pervenuta alle organizzazioni sindacali nella mattinata di lunedì, ha comunicato la cessazione dell’attività e l’avviamento della procedura di licenziamento collettivo, che investe tutta la totalità delle 35 maestranze in forza allo stabilimento Leonardo Grottaglie.

L’elemento, a nostro avviso, più sconcertante è che, a fronte di una seppur minima ripresa prevista per i mesi di settembre e ottobre, tale da garantire alcune settimane di lavoro, perviene un totale rifiuto di voler valutare percorsi alternativi. 

Crediamo che, alla luce delle dichiarazioni della committente Leonardo (quest’ultima nelle occasioni di confronto intravede riprese e incrementi dei volumi produttivi sin dal 2023, con un trend stabile delle produzioni nel 2024), Axist debba rivedere immediatamente le sue decisioni con la revoca dei licenziamenti, in considerazione che la stessa società Axist potrebbe utilizzareancora strumenti di ammortizzatori, anche straordinari per traghettare l’attuale difficoltà, preservando contemporaneamente l’intero personale.

Tante, troppe le maestranze dell’indotto dello stabilimento grottagliese che in questi ultimi anni hanno perso il proprio posto di lavoro gettando nello sconforto centinaia di famiglie.

A fronte di questa ennesima volontà di depauperamento del sito oltre che del territorio, la Fim Cisl non rimarrà inerme e contrasterà con ogni iniziativa il percorso scellerato, al fine di salvaguardare tutto il personale in questione. 

La committente Leonardo e le istituzioni territoriali, devono dare le dovute risposte e garanzie a tutta la filiera dell’indotto, non dissipando inutilmente professionalità consolidate nel tempo nel comparto Aeronautico.

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