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Toscana. 15 licenziamenti in una controllata GE. Fim-Cisl: “Atteggiamento gravissimo, rifiutano anche di usare gli ammortizzatori sociali. La Regione intervenga sui vertici.”

Pubblicato il 29 Mar, 2022

“Fieldcore, azienda controllata da GE Company, vuole lasciare per strada 15 lavoratori in esubero, rifiutando perfino il ricorso agli ammortizzatori sociali. E’ ingiusto e inaccettabile. Chiediamo alla Regione di intervenire sui vertici di GE.” E’ la denuncia lanciata da Alessandro Beccastrini, segretario generale Fim-Cisl Toscana e coordinatore nazionale per il gruppo Baker Hughs-GE oil&gas.

“Fieldcore Service Solution è un’azienda controllata da GE company, con 180 dipendenti in Italia” spiega Flavia Capilli, della Segreteria Fim della Toscana. “Il 18 gennaio scorso l’azienda ha aperto una procedura di licenziamento collettivo per 18 unità, a causa di un calo di commesse. Fieldcore infatti, come subappaltatore di GE Steam Power Italia (Gruppo Ge di Baker Hughes), presta i propri servizi a diverse società di oil&gas e boiler che stanno riducendo la domanda, anche come conseguenza del progressivo abbandono dell’energia da combustibili fossili a vantaggio delle energie rinnovabili. Questo comporta che GE Steam Power sta cambiando il proprio modello di business, internalizzando la domanda di lavoro a Fieldcore.”

“Durante la trattativa – prosegue Capilli – 3 dei 18 esuberi, sono stati ricollocati all’interno della Fieldcore con altri ruoli, mentre per i rimanenti 15 (13 a Firenze, 2 a Milano) incombe il peso del licenziamento. L’azienda si rifiuta di utilizzare un ammortizzatore sociale che possa attenuare l’impatto del provvedimento con la giustificazione dell’inadattabilità di un ammortizzatore specifico; ma questo non è vero. La nostra intenzione era quella di trovare una soluzione che potesse dare una cornice di interventi per la risoluzione della vertenza combinando più elementi, come Cigs, incentivi, formazione, outplacement e ricollocazione interna. Nessuno sarebbe dovuto rimanere per strada. Invece l’azienda rifiuta l’uso della Cassa per cessazione e va avanti con il mancato accordo.”

“L’atteggiamento dell’azienda è gravissimo”, aggiunge Beccastrini; “in un momento in cui si sta discutendo sull’utilizzo dei fondi del PNRR nel nostro Paese, un’azienda controllata da GE, molto presente in Italia, rifiuta ogni possibilità di intesa e licenzia. Chiediamo al Mise e alla Regione di vigilare perché la multinazionale non sia poi beneficiaria di aiuti economici e alla Regione chiediamo un intervento diretto sui vertici GE.”

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