Un risultato importante sulla parità di trattamento tra lavoratori somministrati e colleghi dipendenti che lavorano fianco e fianco, spesso con le stesse mansioni, nella stessa azienda. Lo hanno ottenuto, grazie all’assistenza della Felsa Cisl (Federazione Lavoratori Somministrati Autonomi Atipici), alcuni lavoratori dipendenti di agenzie di somministrazione, operanti in un’azienda metalmeccanica della Bassa Padovana che aveva illegittimamente negato loro il diritto ai buoni pasto, riconosciuto invece ai colleghi dipendenti diretti della società utilizzatrice presso la quale erano in missione.Attraverso l’intervento del legale convenzionato con la Felsa, avv. Cosimo Damiano Cisternino di Padova, i lavoratori hanno ottenuto il pieno riconoscimento del diritto alla parità di trattamento (retributivo e di trattamento welfare) dei lavoratori somministrati rispetto ai propri colleghi dell’azienda utilizzatrice. “La violazione di tale principio di legge, ma anche etico – commenta il coordinatore territoriale della Felsa Cisl Andrea Padoan – risulta, per quanto noto a questa O.S., molto diffusa nel nostro territorio, con illegittime differenziazioni negli inquadramenti (a parità di mansioni svolte) e, appunto, l’illegittimo rifiuto di erogare le prestazioni di welfare. La Felsa Cisl conferma, quindi, che insisterà nel proprio impegno a difesa del ripristino della legalità in un settore che, già caratterizzato da accentuate forme di precarizzazione e discriminazione, risulta fra quelli che più necessita di assistenza e tutela”.