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Veneto. Elezioni politiche, la Cisl incontra i principali schieramenti in campo e presenta la sua agenda. Il segretario generale Paglini: “È il tempo della responsabilità”Lunedì 12 il confronto a Treviso, mercoledì 14 a Belluno 

Pubblicato il 11 Set, 2022


Equità fiscale, impegno per un nuovo modello di sviluppo inclusivo e sostenibilelavoro buono e stabilerinnovo dei contrattigaranzie sociali e previdenziali per i giovaniadeguamento di salaripensioni per far fronte all’impennata dell’inflazione, ma anche un impegno serio sulle tematiche demografiche e migratorie. La Cisl Belluno Treviso presenta la sua agenda ai principali schieramenti politici in corsa alle elezioni del 25 settembre, in un documento che definisce priorità e ambiti di maggiore interesse per il sindacato guidato a livello territoriale da Massimiliano Paglini. “L’agenda Cisl – spiega il segretario generale – è l’agenda sociale per l’Italia e per i nostri territori, che significa coinvolgimento e legittimazione dei corpi intermedi e dei soggetti di rappresentanza sociale ed economica, per costruire assieme politiche di parità di genere e di parità territoriale, di sviluppo e armonizzazione, di coesione e di crescita culturale ed economica tra le diverse generazioni, con un’attenzione particolare alle future generazioni a cui lasceremo in eredità le risorse economiche, i debiti, il territorio, l’ambiente”. Le istanze della Cisl saranno esposte nel corso di due incontri ai rappresentanti delle principali forze politiche che hanno presentato candidature nei collegi territoriali per le elezioni. Il primo si terrà nella saletta Brittoni di Ca’ dei Carraresi a Treviso lunedì 12 settembre dalle 15 alle 17; il secondo al Centro Congressi Giovanni XXII a Belluno mercoledì 14sempre dalle 15 alle 17.A Treviso il gruppo dirigente della Cisl locale incontrerà Paolo Galeano, candidato del Pd al collegio uninominale del Senato per le province di Treviso-Belluno, Gianangelo Bof, sindaco di Tarzo e coordinatore provinciale della Lega, in lista al collegio Treviso-Belluno per la Camera, Sara Moretto, capolista del Terzo Polo nel collegio plurinominale che include le province di Venezia, Treviso, Belluno e Rovigo per il Senato. Ha assicurato la presenza anche il Movimento 5 Stelle. Sara Moretto interverrà anche a Belluno assieme a Luca De Carlo, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia e candidato all’uninominale per il Senato nel collegio Treviso-Belluno, Roger De Menech, candidato del Pd al collegio plurinominale della Camera Veneto 1 e Flavio Baldan, candidato al Senato con il Movimento 5 Stelle nel collegio Veneto 1.“Saranno due momenti di confronto – sottolinea Paglini– che ci permetteranno di approfondire aspetti specifici della Marca e del Bellunese. Le elezioni rappresentano un passaggio cruciale e decisivo per il futuro del nostro Paese e dei nostri territori. Chiunque vincerà e sarà chiamato a governare il Paese per i prossimi cinque anni dovrà considerare gli spazi stretti e ineludibili entro cui attuare politiche economiche e sociali che invertano la rotta ad un declino socio-economico e demografico che rischia di compromettere nel breve, ma soprattutto nel lungo termine, i destini di famiglie, imprese, lavoratori e pensionati. È il tempo della responsabilità e della chiarezza, di mettere in campo ogni sforzo necessario per riformare il modello di sviluppo che in questi anni ha condizionato pesantemente la crescita e il progresso dell’Italia e la sua capacità di generare benessere sociale, compromettendo la tutela del territorio, delle risorse economiche, del welfare, e quindi il futuro del Paese e delle nuove generazioni”.Molti i temi al centro dell’agenda della Cisl: il fisco, con la richiesta di una riforma complessiva con redistribuzione del carico a favore delle fasce deboli, la lotta all’evasione fiscale e la progressività della tassazione sui redditi.Il lavoro, con la domanda d’impegno a rinnovare regolarmente alla scadenza i contratti nazionali sottoscritti da Cgil, Cisl e Uil, “unica strada per arginare ogni forma di precariato e di salari bassi”, spiega Paglini, ma anche l’adeguamento dei salari all’inflazione reale, l’incentivazione dei contratti a tempo indeterminato e dell’apprendistato duale e una più che necessaria gestione dei flussi migratori anche nell’ottica dei bisogni di forza-lavoro che emergono dai territori.Occhi puntati anche sulle pensioni, con la richiesta di un sistema pensionistico più flessibile, che tuteli maggiormente le donne e i giovani attraverso la pensione contributiva di garanzia, ricordando che se non saranno messe in campo politiche demografiche sufficienti a garantire la tenuta della forza lavoro e del Pil, il sistema di welfare non sarà più sostenibile. Scendendo nei dettagli più legati ai territori, con riferimento a Belluno, per la Cisl Belluno Treviso è fondamentale recuperare il percorso avviato con la legislatura che sta per terminare completando l’iter della proposta di legge per la montagna, un testo unitario e sistematico degli interventi finalizzati a ridurre le condizioni di svantaggio della montagna e delle aree interne.Va poi definita una strategia territoriale complessiva per combattere lo spopolamento e istituita una cabina di regia permanente per la programmazione e lo sviluppo socio-economico della provincia, a partire dallo sviluppo dei collegamenti interni e con il resto dell’Europa e la cablatura totale del territorio. Più che mai necessario è infine un piano generale per il recupero del patrimonio immobiliare pubblico e privato e per favorire lo sviluppo abitativo montano.Nella Marca trevigiana occhi puntati sulla tenuta del sistema produttivo e dei servizi pubblici, con la richiesta della istituzione di un tavolo permanente di enti e associazioni per l’accoglienza e la gestione dei migranti, in un’ottica di solidarietà e anche di servizio alle necessità delle imprese sempre più in difficoltà a trovare manodopera. “Pensare di fermare i fenomeni migratori con i blocchi navali o con i respingimenti – conclude Paglini – oltre ad essere immorale e disumano, rischia anche di non tener conto dell’enorme necessità del sistema produttivo e dei servizi pubblici di nuova forza lavoro per un Paese che è secondo al mondo per invecchiamento e tra i primi per curva negativa della natalità”.

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