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Emilia Romagna. Coronavirus, Cgil Cisl Uil: “Garantire sicurezza anche nelle piccole e medie imprese”

Bologna, 24 marzo 2020 – I sindacati modenesi sono preoccupati per il pericolo di contagio da coronavirus nelle piccole e medie aziende, spesso sprovviste dei rappresentanti interni per la sicurezza. «Queste imprese – spiegano Erminio Veronesi (segreteria Cgil Modena), Domenico Chiatto (segreteria Cisl Emilia Centrale) e Lorenzo Tollari (segreteria Uil Modena e Reggio Emilia) –
si avvalgono degli rlst (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali), che non sempre sono coinvolti in tempo reale nella nuova valutazione dei rischi e, pertanto, faticano a verificare che il protocollo sicurezza Covid–19, sottoscritto dalle parti sociali il 14 marzo, sia rispettato in tutte le sue parti. Dagli elementi e notizie in nostro possesso ricaviamo l’impressione che ci siano ancora tante aziende che non si sono adeguate alle stringenti normative emanate, soprattutto quelle in cui i lavoratori operano in spazi ridotti, a stretto contatto con i colleghi».

I sindacati chiedono un atto di responsabilità a tutti i soggetti interessati a far rispettare le norme di sicurezza previste dal protocollo, a cominciare dalla distanza minima di un metro tra un lavoratore e l’altro, l’utilizzo dei dpi (mascherine, guanti, gel mani), la pulizia e sanificazione di tutti gli ambienti di lavoro. Cgil Cisl Uil ricordano che, se non vengono attuate queste norme di sicurezza, le lavorazioni non possono essere effettuate, il lavoratore può astenersi dall’attività lavorativa e chiedere un’immediata verifica delle condizioni di sicurezza.

I sindacalisti di Cgil Cisl Uil chiedono alle imprese di avvalersi della consulenza e del contributo degli rlst per verificare insieme a loro l’attuazione di tutte le misure di sicurezza previste dal protocollo e l’agevolazione dello smart working per tutte le attività in cui è possibile il lavoro da remoto.

«Chiediamo, inoltre, a tutte le imprese in cui non ci sia la tranquillità dei lavoratori a lavorare in sicurezza, di valutare la chiusura di ogni attività e la sanificazione degli ambienti –
aggiungono Veronesi, Chiatto e Tollari – Proprio per prevenire il rischio sulla salute e sicurezza dei lavoratori, il decreto Cura Italia ha introdotto, anche con un accordo integrativo tra le parti sociali e la Regione Emilia-Romagna, tutti gli ammortizzatori necessari per superare questa fase di emergenza e garantire il sostegno ai lavoratori e alle imprese».

Cgil Modena, Cisl Emilia Centrale e Uil di Modena e Reggio Emilia invitano, infine, i lavoratori a segnalare eventuali palesi inadempienze in azienda agli rlst e agli stessi sindacati, che non escludono di segnalare a loro volta alla prefettura di Modena le imprese che non stanno rispettando il protocollo sicurezza, a prescindere che svolgano attività essenziali o meno.

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