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Marche. Cisl: “Conseguenza negative per la regione nella riorganizzazione Enel”

Marche, 31 luglio 2018. L’Azienda Enel in questi giorni ha avviato una fase di completa riorganizzazione che avrà un notevole impatto negativo nelle Marche in tema di tutela del servizio elettrico e di assistenza clienti, con conseguenti ricadute in termini occupazionali. La società e-distribuzione Spa, che cura la distribuzione di energia elettrica nel Paese e la gestione delle reti Mt e Bt, ha programmato una ristrutturazione che prevede, sul territorio nazionale, un taglio di oltre il 30% delle strutture e un calo del personale di oltre 6 mila unità. Immaginabili sono le conseguenze a livello regionale, con un grave impatto derivante dall’abbandono da parte dell’Enel di importanti presidi in un territorio nel quale in questi ultimi anni sono emerse forti criticità a causa del maltempo e del terremoto. Nell’ambito della nostra Regione Marche tale riorganizzazione infatti prevede: Il superamento della Zona di Pesaro e l’accorpamento con la Zona di Ancona; Il superamento della Zona di Macerata e l’accorpamento con la Zona di Ascoli; Il superamento della Unità Operativa di Senigallia accorpata con la UO di Pesaro-FanoIl superamento della Unità Operativa di Jesi-Fabriano accorpata con la UO di AnconaIl superamento della Operativa di Civitanova Marche accorpata con la UO di Macerata. È previsto inoltre lo spostamento della Direzione di riferimento per la nostra regione Marche, oggi collocata a Bologna, portandola a Bari, con evidenti ripercussioni negative per tutta l’utenza localmente gestita. Riducendo i centri decisionali, spostando le sedi e ampliando i confini dei territori potrebbero scaturire difficoltà operative nell’intervenire prontamente e nel garantire un servizio qualificato e una assistenza continua sia ai consumatori domestici che alle attività economiche e produttive del territorio marchigiano. Maggiormente impattante a livello sociale è il processo di riorganizzazione della Società Area Mercato che gestisce la clientela e che ha disposto di chiudere e vendere a imprenditori terzi, entro gennaio 2019, tutti i Punti Enel Diretti. Nelle Marche 472.00 clienti del Mercato Vincolato, che purtroppo spesso rappresentano le fasce sociali più deboli, più soggette a prepotenze, raggiri e prevaricazioni, dovranno utilizzare solo canali virtuali (sito web e canale telefonico). La gestione di tutta la clientela del Mercato Libero sarà demandata ai privati con una perdita importante di professionalità: saranno infatti disdettati numerosi contratti di somministrazione per giovani già presenti in azienda e già opportunamente formati. Riteniamo non sarà più garantito, al pari di oggi, il livello di tutela dei consumatori. Si mette in atto dunque un processo continuo di svuotamento di Enel sul nostro territorio regionale che non aiuterà certamente una Regione già così in crisi sotto molti punti di vista.

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