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Marche. Slp Cisl: “Necessario dotare le grandi strutture di un defibrillatore”

Pubblicato il 9 Mar, 2017

Pesaro 9 marzo 2017. La Slp Cisl Marche rilancia la necessità,già più volte segnalata all’ attenzione aziendale, di dotare, almeno le più grandi strutture, di un defibrillatore. Questo a poche ore dal malore di un dipendente di Poste Italiane presso il CDM ( Centro Distribuzione Master ) di Pesaro, dove questa mattina è intervenuto il 118, scongiurando conseguenze importanti per la salute del dipendente.
“Anche il personale del 118 intervenuto questa mattina si è stupito per l’assenza di un defibrillatore in un centro di distribuzione come quello di Pesaro dove lavorano poco meno di 150 persone” – sottolinea Dario Dominici, segretario generale della Slp Cisl Marche e Componente OPR per la sicurezza. I dati statistici confermano la gravità del problema e la esistenza di un fattore di rischio di non poco conto: il 5% degli arresti cardiaci si verifica sui luoghi di lavoro. Ciò equivale a dire che oltre 70 lavoratori alla settimana, in Italia, sono colpiti da arresto cardiaco mentre si trovano sul posto di lavoro. Sebbene l’attuale normativa relativa alla Sicurezza sui Luoghi di Lavoro (Legge 81/08) non prevede la dotazione di defibrillatori semi-automatici da parte delle aziende, ma l’obbligo di formazione del personale al primo soccorso; la Legge 120 del 2001, (Utilizzo dei defibrillatori semiautomatici in ambiente extraospedaliero), conferma l’importanza della presenza sui luoghi di lavoro di personale addestrato e di dispositivi idonei a tutelare al meglio la salute dei lavoratori. Nondimeno l’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) ha previsto una riduzione del premio INAIL per le aziende che adottano il defibrillatore e provvedono alla formazione del personale al BLS-D (Basic Life Support – Defibrillator), confermando nei fatti l’importanza della presenza del DAE come strumento principale di prevenzione delle morti bianche. “Invitiamo pertanto Poste Italiane Spa a fare delle importanti valutazioni, considerando il defibrillatore alla stregua di un sistema antincendio o di un estintore, ossia un dispositivo di vitale importanza in presenza di una situazione critica all’interno dell’azienda, considerato che in caso di arresto cardiaco un intervento non tempestivo può avere conseguenze irreparabili. Ricordiamo che l’età media delle persone colpite è fra i 37 e 59 anni. Fascia di età che si conferma essere la più numerosa tra i dipendenti a livello nazionale e regionale. – sottolinea Dario Dominici – E soprattutto come Slp Cisl Marche riteniamo che Poste italiane possa fare uno “sforzo economico” per salvaguardare la salute dei propri lavoratori visi i risultati economici recentemente conseguiti.”

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