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Sardegna. Vertenza trasporti Sardegna Filt Cisl Fit Cisl e Uilt Uil

Cagliari, 9 giugno 2020 – Cgil, Cisl e Uil hanno fatto partire la “Vertenza Trasporti della Sardegna”. Il percorso di mobilitazione prevede la convocazione, il 26 giugno, dell’attivo unitario dei quadri e delegati di Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil, e il 3 luglio uno sciopero generale regionale con manifestazioni davanti alle Prefetture.
I numerosi problemi presenti in tutti i comparti del complesso mondo dei trasporti, si sono acuiti con l’emergenza sanitaria che ha colpito duramente anche la nostra Isola. I segretari generali di categoria – Arnaldo Boeddu (Filt Cgil), Valerio Zoccheddu (Fit- Cisl) e William Zonca (Uilt Uil) – più volte, anche ultimamente, hanno chiesto all’Assessore regionale dei Trasporti ed allo stesso Presidente della Regione alcuni incontri per definire un percorso che potesse risolvere almeno una parte dei problemi. “Da quando si è manifestata l’epidemia non vi è stato alcun incontro, neppure in videoconferenza”, hanno lamentato stamattina i tre segretari generali nel corso di una conferenza stampa.
L’emergenza Covid 19 ha messo la sordina a vertenze importanti. Tra le più delicate quella che ha coinvolto il porto canale di Cagliari, con oltre 200 lavoratori in cassa integrazione a zero ore a cui, nei primi giorni di settembre scadrà anche questo ammortizzatore sociale. La crisi di Air Italy è di stretta e grave attualità.
I tre aeroporti della Sardegna (Cagliari, Alghero e Olbia), con riaperture previste in date differenti e con modalità differenti, “stanno acuendo l’isolamento di interi territori della nostra Isola. Per di più – aggiungono i segretari dei trasporti – tutti i lavoratori delle tre società di gestione aeroportuali si trovano già da alcuni mesi in cassa integrazione straordinaria fino al 31 dicembre 2020”.
Anche nei porti della Sardegna la situazione è a dir poco critica. Moltissimi lavoratori portuali sono in cassa integrazione. Le navi in partenza e in arrivo trasportano quasi solo ed esclusivamente le merci, con un aggravio di costi per l’intero settore che sta letteralmente crollando.
Non vanno meglio i comparti legati al Trasporto Pubblico Locale. “ L’iniziale giusto quanto importante contingentamento delle persone, che potevano viaggiare all’interno dei treni, metro ed autobus (sia urbani sia extraurbani), deve trovare necessariamente – dicono i sindacati – nuove modalità di intervento. In questo caso, si parla di migliaia di lavoratori dipendenti di aziende pubbliche e private che, oltre ad una considerevole decurtazione dei salari, rischiano seriamente il proprio posto di lavoro”. In sofferenza anche il trasporto pubblico locale marittimo con le isole minori. “Il crollo dei passeggeri trasportati sta evidenziando fortissime criticità sia operative sia gestionali”. Le condizioni per avviare la “Vertenza Trasporti della Sardegna” ci sono tutte. Tre settimane alla Regione per evitare il blocco dei trasporti.

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