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Toscana. Il segretario della Fp Cisl risponde alle dichiarazioni del neopresidente di Confindustria Firenze, Bigazzi, su lavoratori pubblici e smart working

Pubblicato il 1 Lug, 2020

Firenze, 1 luglio 2020 – “Basta con gli attacchi ai lavoratori pubblici, basta con la contrapposizione tra lavoro pubblico e lavoro privato”. Così il segretario generale della CISL-FP Firenze-Prato, Nicola Burzio, replica alle dichiarazioni del neopresidente di Confindustria Firenze, Maurizio Bigazzi.
“Non si fanno provocazioni sulla pelle della gente” dice Burzio. “Perché Bigazzi non dà un’occhiata agli stipendi dei dipendenti pubblici, costretti a rimanere a casa per non aggravare l’emergenza Covid? Forse l’industriale non è aggiornato su certi tabellari e anche su certi temi, come il dibattito sui vantaggi delle tecnologie applicate al lavoro, pubblico e privato. Temi che oggi pretendono nuove soluzioni e pongono sfide di efficienza e modernità, lucidità nelle analisi, nelle possibili soluzioni, senza mai arretrare dalla tutela dei diritti che, questa sì, dovrebbe essere nota anche alla generazione di Bigazzi. Oggi più che mai abbiamo tutti bisogno di menti sgombre da pregiudizi ideologici e rigidità del secolo scorso.”
“Poi – continua Burzio – è necessario fare chiarezza: la pubblica amministrazione non ha mai chiuso, nessuno è stato in vacanza, si è continuato a dare servizi fondamentali per le imprese e per i cittadini. La pubblica amministrazione si è trovata ad affrontare rapidamente una riorganizzazione del lavoro e un’innovazione dei processi con infrastrutture spesso non adeguate ed è riuscita ad erogare servizi solamente grazie alla volontà e all’impegno di tanti lavoratori pubblici che hanno messo a disposizione anche le loro dotazioni informatiche personali. Riguardo agli aspetti economici, ricordo che la modalità agile del lavoro, ha ridotto le voci stipendiali per i dipendenti ed ha portato notevoli risparmi per le amministrazioni.”
“Serve un’alleanza e non una contrapposizione tra le forze sane del Paese – dice Burzio – per tracciare un percorso che veda nella valorizzazione del servizio pubblico una leva importante per far ripartire l’economia e le imprese; serve innovazione e semplificazione; serve migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi pubblici, non dichiarazioni di basso profilo e slogan stantii che danno un’immagine del lavoro pubblico fatto di privilegi.”
“Un suggerimento: il patto sociale reggerà anche quegli investimenti e quei cantieri che oggi Bigazzi invoca e il contributo delle tasse pagate dai dipendenti tutti, pubblici e privati, sarà determinante. Veda di ricordarselo e di portare rispetto a chi lavora.”

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