“In occasione dell’insediamento dell’Osservatorio sul lavoro agile la Cisl ha ribadito la propria soddisfazione per il metodo di confronto utilizzato con il Protocollo del 7 dicembre scorso, sottoscritto da tutte le parti sociali e che ha dato vita all’Osservatorio stesso, un organismo partecipato da tutte le parti firmatarie che dovrà monitorare l’andamento del lavoro agile e degli accordi collettivi sottoscritti in materia”. È quanto sottolinea la Confederazione di via Po in una nota. “Sono stati numerosi gli accordi stipulati negli ultimi mesi. Pur non essendo ancora stato possibile effettuare una analisi esaustiva, la Cisl sottolinea comunque che ‘tutti si muovono nel solco del Protocollo del 7 dicembre 2021, tutti confermano che il lavoro agile sta diventando una forma strutturale di organizzazione del lavoro’ superando l’utilizzo di emergenza, non sono state riscontrate particolari criticità, trattandosi di un tema su cui la contrattazione, specie quella aziendale, si sta muovendo abbastanza agevolmente, con risultati di reciproca convenienza. In particolare tutti gli accordi stabiliscono come criteri di accesso la volontarietà e la ‘remotizzabilità’ della mansione svolta, tutti fissano un tetto massimo di giornate abbastanza significativo, intorno alle 2-3 giornate a settimana, tutti stabiliscono le fasce di disconnessione, per sottolineare solo i punti più significativi. Per questi motivi non riteniamo opportuno, da parte del Parlamento, intervenire ora con un testo legislativo . Meglio sarebbe lasciare il tempo alla contrattazione in tutti i settori di intervenire, alla luce delle misure contenute nel protocollo, che mira a promuovere la diffusione del lavoro agile al di là dell’emergenza, nonché a favorirne un utilizzo corretto, recuperando criticità e valorizzando potenzialità”, conclude la Cisl
Lavoro. Cisl: “Soddisfatti per insediamento Osservatorio su lavoro agile. Spazio alla contrattazione collettiva in attuazione del Protocollo delle parti sociali e no ad un intervento legislativo”
