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Rider. Cgil, Cisl, Uil: “Inaccettabile morire sul lavoro. Le aziende aprano gli occhi. Occorre aprire un confronto serio”

Pubblicato il 5 Ott, 2022

“Esprimiamo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Sebastian Galassi, giovane rider morto lo scorso venerdì a Firenze durante una consegna. Una tragedia che doveva essere evitata”. È quanto dichiarano i segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil, Tania Scacchetti, Tiziana Bocchi, Giulio Romani.

“Tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, lavoro dignitoso e contrattualizzato non possono essere considerati privilegi. Dei ciclofattorini si parla tanto, ma purtroppo – proseguono i tre dirigenti sindacali – per molti di loro la realtà di tutti i giorni è ancora il cottimo. Non è accettabile”. “Senza regole, senza diritti non può essere considerato lavoro. Le aziende – concludono Scacchetti, Bocchi, Romani – aprano gli occhi e aprano un confronto
serio”.

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