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Whirlpool. Sbarra e Nobis (Fim Cisl): “Ingiustificata la decisione dell’azienda. Tavolo aperto fino alla fine della vertenza”

Pubblicato il 22 Ott, 2020

Lo dichiarano in una nota congiunta il Segretario Generale Aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra e il Segretario Nazionale Fim Cisl, Massimiliano Nobis “Questa vicenda mette in discussione l’affidabilità degli accordi che si firmano in sede ministeriale.

Oggi non ci aspettavamo promesse bensì risposte sulla direzione da intraprendere per garantire occupazione e dare sicurezza ai 350 lavoratori di Napoli e a quelli di tutto il Gruppo.
Gli investimenti previsti dai Piani del 2015 e del 2018, sottoscritti con Fim Fiom Uilm e dal Mise, in 750milioni in minima parte sono stati realizzati nei 7 stabilimenti italiani del gruppo Whirlpool. In questi anni sono usciti, con incentivi aziendali, circa 400 figure impiegatizie in aree strategiche come la Qualità, Ricerca e Sviluppo.
Serve un totale cambio di rotta da parte della direzione alla luce anche delle notizie dei ritardi delle produzioni in Polonia e delle produzioni di lavatrici prodotte in Cina. Ad oggi queste restano domande senza risposta.
Su Napoli l’occupazione deve essere garantita anche attraverso un intervento più concreto da parte di azienda e del governo rispetto ad una vicenda non nuova ma ormai nota.
Il tavolo Ministeriale deve rimanere aperto con incontri anche settimanali per trovare una soluzione e dare speranza ai lavoratori.
Nel sito di Carinaro aspettano risposte ancora 140 dipendenti a seguito della seconda reindustrializzazione siglata negli accordi 2015-2018.
A questa partita di ping-pong tra governo e azienda non vogliamo più partecipare.
Servono risposte urgenti per i lavoratori e le loro famiglie e per le esigenze produttive.
E’ noto che il bianco è un settore la cui marginalità dei prodotti si sta sempre più abbassando ma chiediamo allora all’azienda di sfidarci mantenere una posizione forte sul mercato. In Italia Whirlpool ha il 19% della produzione, consequenziale sarebbe stata la volontà di restare a produrre nel nostro Paese.
Coinvolgere le parti sociali e i lavoratori affinché possa essere confermata la produzione in Italia e sia data forza e innovazione a tutti e 7 gli stabilimenti.
Deve essere chiarito il ruolo strategico da Invitalia, incaricata dal Governo ha sostenere la produzione Whirlpool in Campania.
Il governo e il presidente Conte devono intervenire in tempi brevi per chiudere positivamente questa vertenza e dare futuro occupazionale ai 350 dipendenti di Napoli e per rassicurare tutti i circa 5.000 dipendenti Whirlpool Italia”.

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