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Ambiente: definizione criteri bonifiche “siti orfani”

Il 30 gennaio 2021 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dell’ambiente del 29 dicembre 2020 con il quale, in attuazione della legge finanziaria per il 2019, venivano destinati € 105.589.294,00 per la bonifica dei siti orfani ripartiti per le annualità 2019 – 2024 tra le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano secondo quote individuate in apposita tabella allegata al decreto e calcolate sulla base di specifici criteri di assegnazione. Ciascuna Regione e Provincia autonoma avrebbe dovuto provvedere, secondo i propri criteri, all’individuazione dei siti orfani per i quali gli interventi oggetto del decreto risultavano prioritari in riferimento al rischio ambientale e sanitario connesso, coerentemente con le previsioni e pianificazioni già adottate in materia di bonifiche. L’elenco dei siti suscettibili di risanamento venne approvato successivamente, nel novembre 2021, con il Decreto direttoriale n. 222 del 22 novembre 2021.

Con l’ultimo decreto n. 15 del 23 febbraio 2022 della nuova Direzione Generale Uso Sostenibile del suolo e delle Risorse Idriche vengono invece fissati i criteri per la valutazione delle proposte progettuali presentate dalle Regioni. Tra i criteri fissati dal decreto ci sono:

  • il rispetto degli obiettivi fissati dal PNRR, che hanno come obiettivo ultimo la riqualificazione di almeno il 70 per cento della superficie di suolo interessata dagli interventi che verranno ammessi a finanziamento;  
  • la coerenza con le normative nazionale e comunitaria;
  • il rispetto del principio “non arrecare un danno significativo”;
  • l’attuazione da parte di un soggetto pubblico con specifici requisiti;
  • la conclusione degli interventi entro il 31 marzo 2026.

Il prossimo passo previsto dal PNRR è la redazione del Piano d’azione che, nell’ambito dell’elenco dei siti, individui gli specifici progetti da finanziare secondo un criterio di riparto tra le singole regioni. Seguiranno specifici accordi di programma con le singole regioni volti a definire il cronoprogramma degli interventi e le modalità di monitoraggio e rendicontazione.

Ad oggi, le Amministrazioni che hanno candidato siti orfani al finanziamento di cui al decreto del 29 dicembre 2020 sono venti, di queste, Puglia, Liguria, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Campania, Sicilia hanno già sottoscritto gli accordi che sono stati registrati dai competenti organi di controllo.

La bonifica dei siti permetterà di reimmettere sul mercato immobiliare queste aree a beneficio non soltanto di una tutela del suolo, della rivalorizzazione del capitale naturale e della protezione della biodiversità, ma soprattutto di uno sviluppo sostenibile, economico e produttivo del territorio. Pertanto vi invitiamo a prendere contatti con le amministrazioni competenti per verificare le tipologie di intervento individuate e per monitorare l’intero iter di bonifica dei siti, tenendo conto degli impatti occupazionali delle stesse, dei rischi connessi alla salute e sicurezza dei lavoratori impiegati, della gestione e trattamento dei rifiuti e della eventuale presenza di impiantistica per il loro smaltimento.

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