A trent’anni dalla legge n.257/92 di messa al bando dell’amianto, Cgil, Cisl, Uil hanno organizzato il 28 aprile scorso, un convegno nazionale tenutosi presso la sede del Cnel, viale David Lubin 2, a Roma.
Il Sindacato e le istituzioni si sono confrontati su proposte e soluzioni su tre grandi temi: salute, ambiente e previdenza.
Dopo i saluti del presidente del Cnel Tiziano Treu, e l’introduzione del segretario confederale della Cisl Angelo Colombini, si è tenuta la prima delle due sessioni di lavori, coordinata dalla segretaria confederale della Cgil Francesca Re David.
Sono intervenuti: Stefano Laporta, presidente del sistema nazionale di protezione ambiente Snpa; Laura D’Aprile, capo dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi; Mariano Alessi, dirigente presso il ministero della Salute; Alessandro Marinaccio dell’Inail, Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro ed ambientale; Lucia Fazzo, dipartimento Ambiente e salute, Istituto Superiore di Sanità; Elio Munafò, presidente Fondo vittime amianto. Sarà la segretaria confederale della Uil, Tiziana Bocchi, a concludere il dibattito.
La seconda sessione dei lavori è stata costituita dalla tavola rotonda con contributo dei tre segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra, PierPaolo Bombardieri ed i Ministri del Lavoro, della Salute e della Transizione ecologica Andrea Orlando, Roberto Speranza e Roberto Cingolani; Franco Bettoni, presidente Inail; Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome; Damiano Coletta, sindacato di Latina e rappresentante della commissione Politiche ambientali, territorio e protezione civile, energia e rifiuti.