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Incontro Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale con il MITE

Pubblicato il 17 Feb, 2022

Si è svolto nella mattinata del 16 febbraio, in video conferenza, il Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale, con all’Ordine del giorno, informativa del Ministro Roberto Cingolani sulle misure del piano nazionale di ripresa e resilienza di titolarità del Ministero della transizione ecologica. Il Tavolo era coordinato dal prof. Tiziano Treu, Presidente del Cnel.
Il Ministro in apertura, ha ripercorso questo primo anno di lavoro del Governo dove si è avviata la riforma organizzativa del Ministero, con la creazione di una specifica Direzione per il PNRR, a cui è dedicata una reportistica che è possibile consultare sul sito del Mite. Per quanto riguarda l’attuazione delle varie misure del PNRR, in particolare legate alla transizione ecologica, è stato sottolineato l’importanza che siano coordinate in termini temporali altrimenti gli impatti rischiano di essere disomogenei e di essere negativi sul piano sociale.
Con l’ausilio di alcune slide il Ministro ha presentato gli obiettivi e lo stato di attuazione delle azioni del PNRR in carico al Mite nel 2021, affermando che sono stati raggiunti gli obiettivi e completati i percorsi di riforma previsti.
Una evidenza particolare è stata data alle gare avviate per l’installazione di impianti di produzione di energie rinnovabili. Quelle svolte nel 2021 non hanno avuto la risposta attesa, mentre le prime gare del 2022, forse anche grazie all’entrata in vigore del decreto semplificazione, sembra stiano avendo una risposta migliore. Rispetto ad alcuni impianti FER bloccati, per un potenziale di circa 2,5 Giga watt, il Ministro ha affermato che si sta avviando l’iter per applicare i poteri sostitutivi da parte del Governo.Va ricordato che per raggiungere gli obiettivi di energia rinnovabile previsti al 2030 si dovrebbero installare almeno 7 Giga watt all’anno.
Un iter che ha riservato molto interesse è stato quello delle gare per circa 50 impianti di trattamento dei rifiuti, che è stato prolungato di 4 settimane per facilitare una risposta da parte delle regioni del Sud, dove sono meno presenti le Multiutility.
Il Ministro ha infine presentato le Milestones ed i Targets che il PNRR prevede per il 2022. Si è aperto quindi il dibattito che ha visto circa 20 interventi da parte dei rappresentanti delle numerose associazioni presenti, sia datoriali, che ambientali e sindacali.
La Cisl ha sollevato le seguenti questioni:

necessità di valorizzare e misurare l’impatto sul lavoro che avranno gli investimenti del PNRR;
verificare la possibilità di inserire nelle gare previste dal PNRR clausole per garantire lavoro di qualità e applicazione dei CCNL, insieme alla qualificazione delle imprese;
considerare prioritaria l’attenzione al Sud e garantire l’utilizzo del 40% delle risorse riservato ad esso;
valorizzare il coinvolgimento dei territori applicando il Protocollo di dicembre 2021, con la realizzazione di tavoli territoriali e di settore;
coordinare la redazione e l’attuazione del Pniec e della Strategia nazionale per l’Economia Circolare con gli obiettivi del PNRR, in tempi certi; approfondire e dettagliare le previsioni del PNRR inerenti i circa 50 nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti;
chiarire i processi legati alle aree SIN e SIR; capire le coerenze tra le iniziative del PNRR e il Piano energetico della Sardegna e la questione del deposito nazionale dei rifiuti industriali medico-sanitari e delle scorie radioattive dei siti nucleari;
proseguire nel dialogo già avviato con le Parti sociali.

Sintetizzando le risposte al dibattito, da parte del Ministro, riportiamo in primis quelle relative alle questioni sollevate dalla Cisl. Per la Sardegna un nuovo decreto è ormai alla firma della Presidenza del Consiglio ed è attesa la diffusione nei prossimi giorni; l’adeguamento del Pniec e della Strategia per l’Economia Circolare è un work in progress in definizione; il Mite, insieme anche ad altri soggetti, sta definendo possibili misure per valorizzare l’impatto sul lavoro (il Prof. Treu ha poi affermato che il Cnel insieme all’Istat sta lavorando sulla definizione di parametri per calcolare l’aumento dell’occupazione); per il deposito delle scorie è stata avviata una Commissione di lavoro per verificare ulteriormente i dati a disposizione; vi è una particolare attenzione al Sud perché il PNRR ha come obiettivo anche le riduzione dei divari territoriali, fra cui quello impiantistico per i rifiuti e per l’economia circolare; i SIN ed i SIR non rientrano direttamente tra le attività finanziate dal PNRR, che si rivolgono ai cosiddetti siti orfani, però le questioni sono fortemente correlate; il coinvolgimento a tutti i livelli delle parti sociali impone di organizzare anche forme di coordinamento tra i diversi tavoli.
Altre questioni sollevate durante l’incontro e sulle quali come Cisl non siamo tornati direttamente, sono state: le comunità energetiche, per le quali si stanno definendo le modalità di sostegno a fronte della previsione di 2,2 miliardi di finanziamento; la riforestazione che prevede la piantumazione di oltre 2 milioni di alberi; la necessità di definire ulteriori decreti End of Waste, in particolare per l’edilizia, per accompagnare lo sviluppo dell’economia circolare; il dissesto idrogeologico che naturalmente è oggetto di diverse iniziative del PNRR; la depurazione che vede nel PNRR solo 600 milioni.
Gli incontri del Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale, proseguiranno nelle prossime settimane con al centro i vari argomenti previsti dal PNRR.

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